Eventi
Il Museo Nazionale dell’Automobile presenta in Project Room fino al 18 maggio la mostra C ART. L’arte di giocare con l’automobile . L’esposizione realizzata da Robert Ku mirowski e curata da Guido Costa e Davide Lorenzone consiste in una installazione ambientale nella quale l’artista polacco esponendo automobili giocattolo e vetturette provenienti da diverse collezioni e musei italiani crea un dialogo inedito tra arte e memoria storica automobilistica. L’opera risultato di un intenso lavoro di co progettazione e collaborazione tra Ku mirowski i collezionisti e lo staff museale è una carta bianca concessa all’artista che è intervenuto nello spazio creando una ricostruzione immaginaria dello spirito del collezionista di automodelli. Il suo è quasi un lavoro da archeologo capace di ridare vita ad oggetti morti ricomponendoli in contesti ad essi alieni ricreandoli. La materia prima sulla quale opera è povera poverissima ma carica di vita e di storia: storia del lavoro della sapienza artigiana della tecnologia e della scienza della creatività popolare e del collezionismo Guido Costa curatore . Il visitatore è accolto in un ambiente volutamente eccentrico e disordinato: un eccesso di modelli incompleti strumenti consunti e macchinari quasi dimenticati. Vecchie reti metalliche sostituiscono le tradizionali scaffalature evocando l’atmosfera di una officina caotica di un bizzarro collezionista. Il percorso si sviluppa gradualmente verso l’idea di esposizione perfetta. Gli oggetti trovano ordine senso e celebrano il passaggio dall’infanzia a una forma di collezionismo maturo e consapevole. In questa trasformazione si è immersi in una riflessione sulla memoria e sul significato dell’automobile come oggetto di culto. Da un accumulo appassionato e compulsivo tipico dell’età infantile a una sistematizzazione ordinata dei pezzi collezionati: la mostra esplora l’evoluzione del collezionista e del valore affettivo degli esemplari di cui va alla ricerca con dedizione.
dal: 3 feb, 2025 al: 18 mag, 2025Prime anticipazioni sulla seconda edizione di Exposed Torino Foto Festival dal 16 aprile al 2 giugno 2025. Dodici mostre tra personali e collettive 16 artisti provenienti da 12 paesi Italia Germania Regno Unito Svizzera Stati Uniti Taiwan Hong Kong Bolivia Repubblica Democratica del Congo Zimbabwe Sud Africa e Palestina 7 prestigiose sedi espositive Accademia Albertina di Belle Arti Archivio di Stato Camera Centro Italiano per la fotografia Gallerie d’Italia Torino GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea OGR Torino e Palazzo Carignano : questi in sintesi i numeri di Exposed Torino Foto Festival che presenta una panoramica internazionale delle ultime tendenze della fotografia contemporanea. Beneath the Surface è il tema della seconda edizione del Festival organizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino sotto la guida dei direttori artistici Menno Liauw e Salvatore Vitale e promosso da Città di Torino Regione Piemonte Camera di commercio di Torino Intesa Sanpaolo Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. L internazionalità è il cuore pulsante di Exposed Foto Festival Torino un tratto che si riflette sia nella selezione degli artisti coinvolti provenienti da contesti e culture diverse sia nelle tematiche affrontate che esplorano questioni globali. In questo senso EXPOSED non è solo un festival ma anche un motore di nuove idee un luogo in cui far incontrare visioni artistiche e riflessioni critiche che trascendono i confini geografici per affrontare le sfide del nostro tempo con uno sguardo creativo e inclusivo hanno dichiarato i direttori artistici Menno Liauw e Salvatore Vitale.
dal: 3 feb, 2025 al: 3 giu, 2025La potenza del gesto e del segno della pittura di Emilio Vedova Venezia 1919 2006 sono al centro della mostra Questa è pittura allestita al Forte di Bard dal 30 novembre 2024 al 2 giugno 2025. Il progetto curato da Gabriella Belli vuole presentare l’opera di Vedova nella sua valenza pittorica sfuggendo da ogni tentazione di lettura dettagliatamente storica o socio politica per indirizzare lo sguardo verso l’eccellenza della sua pittura che sempre stupisce per la folgorazione del colore e la vitalità della sua materia espressione tra le più alte dell’Informale europeo. Emilio Vedova è stato uno degli artisti d’avanguardia più influenti del 900. Libero dissidente curioso e ribelle ha tradotto nelle sue opere il suo impegno civile. Un intreccio per certi aspetti indissolubile che restituisce il profilo di un artista di altissimo talento e nello stesso tempo di una rara capacità d’essere dentro il farsi della storia. La mostra presenta 31 grandi dipinti e 22 opere su carta dell’artista in un progetto promosso da Associazione Forte di Bard in collaborazione con 24 Ore Cultura e Fondazione Emilio e Annabianca Vedova.
dal: 18 nov, 2024 al: 3 giu, 2025Sabato 16 novembre 2024 in occasione del 40 anniversario dall’uscita del film cult Ghostbusters il Museo Nazionale del Cinema propone un’esperienza unica e immersiva dedicata al celebre film. Dalle ore 15 alle 18 30 gli iconici acchiappafantasmi accoglieranno il pubblico del museo all’interno della mostra Movie Icons offrendo un percorso interattivo in cui grandi e piccoli potranno rivivere le scene più famose del film. Con la collaborazione dell’Associazione MATI Marvel Avengers Team Italia i visitatori potranno mettere alla prova le proprie capacità psichiche e percettive armandosi di strumenti tipici dei Ghostbusters dalla ghost trap allo zaino protonico per esplorare le sale del museo alla ricerca di spiriti e fantasmi. L’attività è inclusa nel biglietto aperta a tutte le età senza necessità di prenotazione.
dal: 15 nov, 2024 al: 11 dic, 2024Dopo la mostra PARIGI ERA VIVA. DE CHIRICO SAVINIO E LES ITALIENS DE PARIS 1928 1933 Giorgio de Chirico torna a essere protagonista di una esposizione presso il Museo Accorsi Ometto di Torino dall’8 novembre al 2 marzo. L’occasione nasce dal centenario del Surrealismo 1924 2024 segnato nell’ottobre del 1924 dalla pubblicazione del Manifeste du surr alisme del critico francese Andr Breton. Prendendo in esame uno specifico arco temporale che va dal 1921 al 1928 la mostra curata da Victoria Noel Johnson è la prima a porre l’attenzione sugli eventi intorno al 1924 anno cruciale per la fondazione del movimento francese del quale il pittore italiano è considerato dallo stesso Breton il precursore. L’esposizione intende quindi evidenziare l’importanza del ruolo del pittore italiano nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo nonch analizzare il suo complicato rapporto con Andr Breton il fondatore del movimento con il poeta francese Paul luard e sua moglie Gala che poi sposò Salvador Dalì . Sono oltre 70 le opere esposte tra cui una cinquantina di dipinti e disegni su carta di Giorgio de Chirico affiancate a una ventina di ritratti degli artisti poeti e scrittori surrealisti fotografati da Man Ray e Lee Miller tutte provenienti da collezioni private o da importanti musei ed istituzioni come la GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma il MART Museo d’Arte Moderna di Rovereto e Trento di Trento l’Unicredit Art Collection di Milano la Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano la Casa Museo Rodolfo Siviero di Firenze il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese di Roma l’Istituto Matteucci di Viareggio la Bibliotheca Hertziana Istituto Max Planck di Roma il Mus e d’art et d’histoire Paul luard Saint Denis e il Lee Miller Archives dell’East Sussex UK. Grazie al prestigioso prestito della Bibliothèque litt raire Jacques Doucet di Parigi verrà inoltre esposto per la prima volta il carteggio de Chirico Breton 1921 1925 inclusa la lettera del 1924 finora poco conosciuta in cui l’artista propose di realizzare per Breton la prima replica di un’opera del periodo metafisico quella de Le muse inquietanti del 1918.
dal: 8 nov, 2024 al: 8 gen, 2025Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta Mutual Aid Arte in collaborazione con la natura il grande progetto espositivo dedicato alla visione multispecie a cura di Francesco Manacorda e Marianna Vecellio che apre al pubblico da giovedì 31 ottobre 2024 a domenica 23 marzo 2025. La mostra ideata appositamente per lo spazio della Manica Lunga esplora il concetto di mutuo appoggio approfondendo la collaborazione creativa tra esseri umani e natura in un’inedita riflessione restituita al pubblico attraverso le esperienze di oltre venti artisti e i loro collaboratori non umani che hanno affrontato il tema dagli anni Sessanta a oggi: Maria Thereza Alves Michel Blazy Bianca Bondi Guillaume Bouisset Andrea Caretto Raffaella Spagna Castor fiber Agnes Denes Hubert Duprat Echinoidea Fraxinus Henrik H kansson Halobacterium Heliconius doris Helix pomatia Tamara Henderson Hypolimnas bolina Aki Inomata Renato Leotta Lumbricus terrestris Nicholas Mangan Yiannis Maniatakos Myscelia cyaniris Nour Mobarak Morpho Menelaus Nephila senegalensis Nerium oleander Precious Okoyomon Plankton Giuseppe Penone Tom s Saraceno Robert Smithson Vivian Suter Trametes versicolor Trichoptera Natsuko Uchino e altri. Il titolo della mostra trae origine dalle tesi del filosofo russo P tr Kropotkin 1842 1921 sintetizzate nel suo saggio Il mutuo appoggio. Un fattore dell’evoluzione. In opposizione alle teorie del contemporaneo Charles Darwin che vedeva nella competizione l’innesco fondamentale all’evoluzione Kropotkin ipotizza che in uno scenario instabile e con risorse limitate la migliore opzione di sopravvivenza sia la collaborazione tra specie. Il mutuo appoggio tra i diversi elementi in gioco diviene quindi il fattore chiave dell’evoluzione e il cuore pulsante della mostra che si sviluppa negli spazi del Castello di Rivoli dove ogni opera presentata è completata o co realizzata grazie al contributo di elementi o agenti non umani.
dal: 31 ott, 2024 al: 23 mar, 2024Dopo l’esposizione alla mostra Le d fis du corps all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi per Passion Olimpiques 2024 torna il ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia nel percorso museale della Palazzina di Caccia di Stupinigi dal 9 al 17 novembre in occasione delle ATP Finals di Torino. L’opera è uno dei rari casi che documenta l’importanza del gioco nella formazione dei piccoli principi. Il gioco della pallacorda jeu de paume in Francia antenato del tennis viene adottato presso le corti europee nei primi passi della formazione dei piccoli principi. L’esercizio corporale è infatti ritenuto fondamentale per la costruzione del valore militare e le attività atletiche tra cui i giochi con la palla che si affiancano ai tradizionali apprendimenti dell’arte equestre e del maneggio delle armi. L uso della palla ha un doppio valore pedagogico: è esercizio fisico per la sanità del corpo unito alla prontezza della mente destrezza ed è anche svago lecito sotto il profilo morale perch insegna ad elaborare strategie e a rispettare le regole. Il dipinto ritrae due dei figli del duca Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia: Francesco Giacinto nato nel 1632 e morto nel 1638 e il fratello minore Carlo Emanuele nato nel 1634. I due bambini posano accanto a un seggiolone rosso e mostrano i loro passatempi preferiti: il più grande una pallina e racchetta da pallacorda che si può considerare l’antenata del tennis e il più giovane un uccellino legato con una cordicella. La racchetta cordata non è solo un giocattolo ma è uno strumento da impiegare per l apprendimento di gesti che gioveranno al coordinamento dei movimenti e alla destrezza del tiro. Il dipinto non fa parte del percorso museale ma viene eccezionalmente esposto dal 9 al 17 novembre in occasione delle ATP Finals. L’esposizione precedente oltre a quella di Parigi risale al 2022 per la mostra Tenez! Tennis dedicata al gioco e alle sue rappresentazioni dal Medioevo alla contemporaneità curata da Alessandra Castellani Torta dell’Accademia di Sant’Uberto.
dal: 31 ott, 2024 al: 19 nov, 2024Nella preziosa cornice delle Gallerie d Italia di Torino IED Torino presenta Oltretempo un esplorazione innovativa del mondo Damiani attraverso lo sguardo dei giovani designer laureati in Design del Gioiello e Accessori. Un omaggio alla Maison di alta gioielleria nell’anno del suo centenario nota nel mondo per le sue raffinate creazioni Made in Italy un occasione per celebrare la tradizione e guardare al futuro da una prospettiva diversa. Otto progetti di tesi danno vita ad una installazione dove i gioielli re interpretano in chiave contemporanea i valori e l eccellenza artigianale del brand. Ogni creazione è un esplorazione senza limiti di forme materiali e significati nata dalla contaminazione tra l audacia creativa delle giovani generazioni e l heritage della storica azienda valenzana. Il risultato è una capsule in cui l essenza di Damiani rivive e si amplifica invitando a immaginare il gioiello come un opera in continua evoluzione capace di catturare lo spirito del tempo e trascenderlo. La collaborazione tra IED Torino e Damiani ha previsto un anno di intenso lavoro congiunto dove gli studenti guidati dalla coordinatrice Daniela Bulgarelli insieme al relatore di tesi e designer Samuele Armellin hanno potuto esplorare e approfondire l identità stilistica e produttiva dell’azienda ma anche le potenzialità e le sfide del settore nel prossimo decennio con l’obiettivo di rispondere a una domanda: come si evolverà domani il Gioiello Damiani? Dall’incontro è nata una sinergia perfetta tra formazione accademica e impresa per scrivere insieme una nuova pagina nella ricerca dello stile: un terreno di sperimentazione frutto di un impegno condiviso per preservare valorizzare e rinnovare quel distintivo marchio del Made in Italy di cui la Maison è ambasciatrice nel mondo. Siamo molto felici di aver preso parte a questa collaborazione con IED Torino. In questi cento anni tre generazioni della nostra famiglia si sono succedute con un unico obiettivo nel cuore: custodire proteggere e tramandare un patrimonio inestimabile di esperienze e savoir faire. Un’eredità e una tradizione che vogliamo proiettare al futuro in quest’ottica il dialogo e il confronto con le nuove generazioni è fondamentale. Ormai da diversi anni investiamo anche in modo diretto nella formazione dei nuovi talenti attraverso la Damiani Academy che è nata con lo scopo di fornire gratuitamente una formazione sul campo a tutti coloro che hanno la passione per il gioiello commenta Giorgio Grassi Damiani Vicepresidente del Gruppo Damiani. Lavorare con Damiani è stata un opportunità eccezionale per i nostri studenti dichiara Paola Zini Direttrice di IED Torino . Confrontare le loro idee innovative con la maestria artigianale di una Maison che rappresenta l’eccellenza è un esperienza formativa di grande valore che non solo arricchisce il loro percorso accademico ma li proietta nel mondo del lavoro con competenze altamente specializzate e una rete di contatti di prim ordine. L’altissimo tasso di inserimento professionale a un anno dalla laurea testimonia l’efficacia di un modello didattico che vede nell’integrazione di contenuti ed esperienza sul campo la via per preparare i nostri studenti a diventare i protagonisti del futuro del gioiello . In classe e in laboratorio la teoria si è confrontata con la pratica e la creatività con l artigianalità per arrivare alla prototipazione di 18 gioielli: ogni proposta si è distinta per la sua capacità di reinventare in modo originale e creativo i valori e la filosofia del marchio offrendo al contempo soluzioni capaci di incontrare le esigenze e i desideri dei consumatori. Damianissima e Belle poque sono alcune delle iconiche collezioni di Damiani da cui gli studenti hanno preso ispirazione per restituirne una propria interpretazione arricchita di riferimenti all’arte all’architettura ed esperienze personali.
dal: 30 ott, 2024 al: 30 dic, 2024Dopo il successo riscosso nel 2022 con John Constable. Paesaggi dell anima e nel 2023 con Turner. Paesaggi della Mitologia la Reggia di ospita la mostra di un altro celebre artista considerato uno dei maggiori maestri britannici William Blake chiudendo così la trilogia delle esposizioni dedicate ai principali esponenti dell’arte romantica inglese grazie alla prestigiosa collaborazione del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude con la Tate UK. La mostra curata dalla storica dell’arte Alice Insley British Art 1730 1850 Curator della Tate UK è intitolata Blake e la sua epoca. Viaggi nel tempo del sogno e presenta alle Sale delle Arti della Reggia dal 31 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 una significativa selezione di 112 opere provenienti dalla famosa istituzione museale inglese. L’esposizione rappresenta un’occasione imperdibile di ammirare capolavori autentici che rappresentano non solo un momento peculiare dell arte dell immaginazione e della storia britannica ma anche uno dei vertici dell’espressione artistica di tutti i tempi. William Blake 1757 1827 è un personaggio di spicco dell arte e della letteratura inglese. Ignorato quando era in vita le sue opere visionarie in pittura stampa e acquerello hanno ispirato intere generazioni e sono ora riconosciute come contributo unico alla cultura mondiale.
dal: 30 ott, 2024 al: 3 feb, 2025Per i settant’anni dalla pubblicazione de Il Signore degli Anelli la Reggia di Venaria ospita dal 19 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025 la grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato un nuovo immaginario per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta. Tolkien. Uomo Professore Autore racconta il percorso umano il lavoro accademico la potenza narrativa e la forza poetica del celebre romanziere attraverso un viaggio senza eguali grazie al quale appassionati e pubblico sono introdotti nella grandezza di questo autore e possono comprendere quanto la sua straordinaria conoscenza del mondo antico siano alla base del suo processo creativo. Dopo le grandi mostre allestite a Oxford 2018 Parigi 2020 e Milwaukee 2022 che hanno esaltato particolari aspetti delle opere letterarie Tolkien. Uomo Professore Autore è la prima esposizione di queste dimensioni mai allestita in Italia che pone lo scrittore inglese al centro di tutto e nella quale è possibile scoprire le varie sfaccettature della sua vita: l’uomo padre e amico accademico autore di saggi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello studio della letteratura in antico e medio inglese il narratore e sub creatore della Terra di Mezzo. È previsto anche spazio per raccontare il rapporto che lo ha legato al nostro Paese e la storia editoriale italiana delle sue opere oltre a ciò che ha ispirato nell’arte nella musica e nel mondo dei fumetti. LE SEZIONI DELLA MOSTRA La conoscenza della sua vita e l’immersione nell’universo da lui creato si realizzano mediante un articolato percorso espositivo tra manoscritti autografi lettere memorabilia fotografie e opere d’arte nate dalle visioni letterarie di un autore unico e poliedrico. Uomo del suo tempo romanziere linguista e filologo il Professore di Oxford viene raccontato nella sua complessità artistica e umana attraverso tre sezioni: L’uomo che racconta attraverso riproduzioni fotografiche lettere autografe oggetti e schede informative la vita privata dello scrittore dai suoi affetti agli studi all’esperienza della Prima Guerra mondiale. Il professore in cui è possibile conoscere il suo ruolo di importante accademico tra i più giovani a ottenere la cattedra all’Università di Oxford autore di studi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello studio della letteratura in antico e medio inglese. L’autore una sezione più ampia che racconta il narratore e le sue due più importanti opere: Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Sono inoltre presenti alcune prime edizioni gli acquerelli originali realizzati da Piero Crida per la prima de Il Silmarillion e due non utilizzate per i Racconti Incompiuti e Le avventure di Tom Bombadil circa 900 edizioni de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli di 51 paesi differenti e infine la ricostruzione di un angolo dello studio privato di Tolkien della sua abitazione al 20 di Northmoor Road Oxford dove scrisse Lo Hobbit e parte del Signore degli Anelli.
dal: 18 ott, 2024 al: 17 feb, 2025