Eventi
Ritorna sul territorio del lago Maggiore dal 13 giugno al 2 luglio 2025 Cross Festival Tone of Light tredicesima edizione organizzata da Fondazione CROSS ETS con la direzione artistica di Antonella Cirigliano. Cross Festival è un evento internazionale di danza contemporanea e arti performative che attraverso un accurato linguaggio multidisciplinare propone un programma di spettacoli performance musica e incontri che esplorano il legame tra arte spiritualità e tecnologia. Titolo scelto per questa edizione è Tone of light ovvero tono di luce quella dimensione immateriale e della trascendenza che nell arte viene spesso tradotta in spazi dalle superfici auree un paesaggio dell immaginario che porta in s una profondità luminosa un ponte tra la cultura contemporanea e l arte antica. CROSS Festival 2025 Tone of Light ci avvicina alla bellezza di pratiche del corpo tradizionali danze canti e pratiche meditative che saranno di ispirazione per introdurre il pubblico alla danza e alla performance contemporanea. Apertura a Albagnano presso Healing Meditation Centre con un focus dedicato alle arti performative Indiane. Tre giorni di programmazione fino al 15 giugno a cura della danzatrice e coreografa Antonella Usai con spettacoli di danza conferenze musica installazioni video sessioni di yoga e workshop di pratiche corporee che coinvolgono movimento musica e spiritualità. Il programma include anche esperti e ricercatori e la nuova collaborazione con il MAO Museo di Arte Orientale di Torino. Due le sedi che accoglieranno gli incontri e gli spettacoli Albagnano Healing meditation Centre di Bee e Villa Simonetta a Verbania.
dal: 12 giu, 2025 al: 3 lug, 2025Dal 19 giugno al 13 luglio 2025 si rinnova l’appuntamento con Prato inglese. Sere d’estate con il teatro di William Shakespeare l’iniziativa dedicata ai grandi classici shakespeariani portati in scena in un’atmosfera e un contesto più informali e insoliti nl cuor del Teatro Stabile di Torino il Carignano. Quest’anno il progetto propone due commedie: Pene d’amor perdute e Racconto d inverno affidandole alla regia di Jurij Ferrini e alla traduzione e adattamento di Diego Pleuteri. Due testi brillanti che attraversano la carriera di William Shakespeare ambientati in Italia e Spagna in un immaginario di amore equivoci sospetti e lieto fine. Mentre ci accingiamo a salpare per il nostro viaggio spiega Ferrini verso la messa in scena di due opere di Shakespeare per Prato inglese 2025 Pene d’amor perdute e Racconto d’inverno in due nuovissime traduzioni moderne scorrevoli e poetiche curate dal giovane e bravo Diego Pleuteri scrivo qualche nota a margine solo al fine di proporre alcune considerazioni. La peculiarità dell’arte teatrale che svolgo ormai da poco più di trent’anni consiste proprio nella sua evanescenza: così come la vita stessa l’arte del teatro esiste nella sua unicità nel suo scorrere in un flusso ininterrotto nel tempo di una serata irripetibile. Per quanto gli interpreti cerchino di riprodurre più o meno intenzionalmente ciò che ha funzionato bene in prova oppure la sera prima non ci riescono mai perch giocoforza esiste almeno una variabile nella semplice equazione del Teatro che cambia ogni sera: il pubblico. La platea è la prima e più significativa differenza tra ogni replica di uno spettacolo. Considerato dunque che lo spettacolo teatrale scompare nel momento stesso in cui esiste così come il tempo presente di ogni essere umano ritengo abbia davvero poco senso chiedersi se queste due letture saranno in chiave contemporanea. Lo saranno per forza: queste due opere diranno di noi diranno delle nostre passioni incontrollabili delle nostre cialtronerie dei nostri buoni propositi del loro misero fallimento e via discorrendo. E il mio pensiero è che lo diranno non per una qualche qualità intrinseca allo spettacolo o al testo alla bravura degli attori o alla mia capacità di dirigerli: no affatto. Il teatro è contemporaneo nei sensi e nella mente di ogni persona che assiste allo spettacolo: questi due classici saranno attuali per chi deciderà in una afosa sera d’inizio estate di entrare a Teatro e deliziarsi con una delle storie o meglio tutte e due che propone Prato inglese nel 2025 .
dal: 11 giu, 2025 al: 20 lug, 2025Essere umani è il titolo della 70 Stagione del Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale fondato il 27 maggio del 1955. Il cartellone che celebra questo importante traguardo proporrà da ottobre 2025 a luglio 2026 93 titoli programmati in sede e in tourn e tra cui 25 produzioni e coproduzioni con 13 debutti in prima nazionale 54 ospitalità e i 14 spettacoli di Torinodanza. Un’offerta culturale così ricca e diversificata ribadisce la vocazione plurale dello Stabile riconoscibile nella composizione a più voci e a più sguardi del suo nucleo artistico guidato da Valerio Binasco direttore artistico insieme a Leonardo Lidi regista residente Kriszta Sz kely Liv Ferracchiati Silvia Gribaudi artisti e artiste associate a cui si aggiunge da quest’anno Diego Pleuteri nel ruolo di drammaturgo residente. A inaugurare la Stagione 2025 2026 dello Stabile di Torino è un capolavoro di William Shakespeare: Amleto personaggio che è diventato nel tempo un’icona forte e carismatica simbolo del teatro stesso. È Leonardo Lidi a firmare la regia di questo spettacolo in scena in prima nazionale al Teatro Carignano dal 6 al 26 ottobre 2025. Si prosegue con: Come nei giorni migliori Resteremo per sempre qui buone ad aspettarti La gatta sul tetto che scotta Liv Ferracchiati dirige una sua riscrittura di Tre sorelle Circle Mirror Transformation Kriszta Sz kely dirige il musical Chicago. E ancora tanta prosa da Novecento alla Mandragola passando per gli spettacoli per le famiglie al ritorno di Mechela Cescon.
dal: 7 giu, 2025 al: 12 giu, 2025Martedì 3 giugno 2025 alle 19.30 debutta al Teatro Gobetti Autoritratto spettacolo scritto e interpretato da Davide Enia. Le musiche sono di Giulio Barocchieri le luci di Paolo Casati e il suono di Francesco Vitaliti. Lo spettacolo è una profonda orazione civile in cui Enia risale alle radici della propria memoria e in quella della sua Palermo ed è co prodotto dal CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG dal Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa dall’Accademia Perduta Romagna Teatri e da Spoleto Festival dei Due Mondi. Autoritratto rimarrà in scena per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a domenica 8 giugno 2025. Dalle note di regia di Davide Enia Io non ho nessun ricordo del 23 maggio 1992. Non ricordo dove fossi con chi quando e dove ho appreso la notizia della bomba in autostrada che ha ucciso il giudice Giovanni Falcone sua moglie e alcuni agenti della scorta. I miei parenti i miei amici i miei compagni tutte le persone che conosco hanno un chiaro ricordo di quel giorno. Io ho un vuoto che non si riempie. Le mie difese emotive hanno operato una rimozione tanto profonda quanto dolorosa. Ma non è la rimozione una degli effetti della nevrosi? In Sicilia praticamente tutti abbiamo avuto almeno fino alle stragi un rapporto di pura nevrosi con Cosa Nostra. È un discorso che ha a che fare con la coscienza collettiva condivisa con la pratica del quotidiano con strutture di pensiero millenarie. Per diverse ragioni da noi la mafia è stata minimizzata sottostimata banalizzata rimossa o al contrario mitizzata. Ovvero: non è mai stata affrontata per quello che è. [
dal: 29 mag, 2025 al: 9 giu, 2025Stupore divertimento emozioni. Solo il one man show di e con Arturo Brachetti è ormai definito un classico senza tempo con il suo carico di meraviglia che continua a incantare migliaia di spettatori in tutta Europa. A Torino tornerà dal 29 maggio al 2 giugno ospite del Teatro Alfieri. Solo è un viaggio sospeso in uno spazio indefinito nella storia di Arturo e parallelamente in quella di ognuno di noi: 90 minuti in cui si susseguono risate applausi e grande stupore che corrono veloci in uno spettacolo che da otto stagioni conquista gli spettatori di ogni età. In v protagonista è il trasformismo l’arte di cui Brachetti è il Maestro indiscusso a cui si affiancano le altre affascinanti discipline in cui Arturo eccelle: grandi classici come le ombre cinesi e la chapeaugraphie insieme a sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser. Brachetti in Solo apre le porte della sua casa in cui ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta senza presente passato e futuro in cui conserviamo i sogni e i desideri Brachetti schiuderà la porta di ogni camera per scoprire la storia che è contenuta e condividerla con il suo pubblico.
dal: 26 mag, 2025 al: 4 giu, 2025Sabato 17 maggio 2025 alle ore 19.30 debutterà nella Sala Grande delle Fonderie Limone di Moncalieri Suspended Chorus il nuovo spettacolo ideato diretto e interpretato da Silvia Gribaudi artista associata del Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale. La co regia e i video sono firmati da Matteo Maffesanti le musiche da Matteo Franceschini e il disegno luci da Luca Serafini. Presentato in prima nazionale nell’ambito di Torinodanza Extra sezione multidisciplinare tra danza e teatro performativo all’interno della stagione del Teatro Stabile di Torino Suspended Chorus è un assolo che nasce dal desiderio della coreografa di ridefinire il proprio rapporto con il pubblico e interrogarsi sul modo in cui osserviamo il corpo degli altri. La produzione è a cura dell’Associazione Culturale Zebra in co produzione con Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale La Corte Ospitale Rum f r Dans Le Gymnase CDCN Roubaix e What You See Festival. Dopo le repliche alle Fonderie Limone anche domenica 18 maggio lo spettacolo sarà in tourn e in Europa nel triennio 2025 2027. In questo nuovo lavoro Silvia Gribaudi si mette letteralmente in gioco: da sola in scena porta il proprio corpo e la sua esperienza al centro della riflessione. Suspended Chorus esplora come lo sguardo altrui influenzi la percezione del corpo come lo incaselliamo entro modelli prestabiliti e in che modo possiamo trasformare questa visione. Attraverso immagini evocative e movimento Gribaudi spinge al limite il corpo cinquantenne celebrandone la vitalità al di là dei mutamenti dell’età. L’ispirazione arriva dalle grandi pioniere della danza Isadora Duncan Anna Pavlova Pina Bausch per indagare i desideri che abitano i nostri corpi e coinvolgere il pubblico come testimone attivo. Chi assiste diventa parte integrante della scena un coro sospeso che partecipa emotivamente e fisicamente contribuendo alla creazione di uno spazio condiviso fluido e vitale. Con Suspended Chorus Gribaudi decostruisce i codici contemporanei della bellezza mettendo in luce l’impermanenza e la fragilità del corpo trasformandole in elementi di potenza e verità scenica.
dal: 15 mag, 2025 al: 18 mag, 2025Un uomo aggrappato ai successi del passato si trova a fare i conti con un presente nostalgico e solitario. Una storia dolce e malinconica ma che lascia luce alla speranza. È L’Infinito il film d’esordio alla regia di Umberto Contarello co sceneggiato e prodotto da Paolo Sorrentino con Numero 10 The Apartment una società del gruppo Fremantle UMI Films e distribuito in Italia e all’estero da PiperFilm e presentato in anteprima in concorso al BIF ST di Bari. Il film sarà in sala dal 15 maggio distribuito da PiperFilm e sarà presentato dallo stesso Contarello il 18 maggio al Cinema Romano di Torino 20 15 La vita di uno sceneggiatore di un certo successo crolla come un terremoto dal quale sopravvive a fatica lasciandolo senza nulla. L’infinito racconta il trascorrere dei giorni vagabondi e dolenti di questo superstite che tenta di ricostruire un senso all’esistenza. Tenta di ritrovare un lavoro sebbene la sua carriera sia in irreversibile declino tenta di riconquistare il rapporto con sua figlia spazzato via dal recente divorzio tenta di aiutare una giovane sceneggiatrice di talento. Una storia intensa che ha dell’autobiografico
dal: 14 mag, 2025 al: 19 mag, 2025Martedì 6 maggio 2025 alle ore 19.30 va in scena al Teatro Gobetti Stabat Mater scritto diretto e interpretato da Liv Ferracchiati con Francesca Gatto Chiara Leoncini e Livia Rossi. Le scene sono di Giuseppe Stellato i costumi di Laura Dondi le luci di Emiliano Austeri e il suono di spallarossa. Aiuto regia Piera Mungiguerra. Lo spettacolo presentato per la prima volta nel 2017 alla Biennale di Venezia e insignito del Premio Hystrio Scritture di Scena nello stesso anno torna in un nuovo e originale allestimento per riflettere sull’identità di ognuno sulle gabbie in cui ci rinchiudiamo e sulle possibilità di evaderne mentre nella nostra società si assiste a progressi e regressi sull’argomento. Lo spettacolo è co prodotto dal Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale e dal Centro Teatrale Mamimò Marche Teatro Teatro Nazionale di Genova. Sarà in scena per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a domenica 11 maggio 2025. Stabat Mater è una commedia sferzante e caustica esito di un intenso lavoro di raccolta di interviste sul tema della costruzione del genere realizzate tra il 2013 e il 2015 dalla prima compagnia di Ferracchiati The Baby Walk. L’obiettivo era quello di raccontare da un punto di vista inedito le dinamiche dei rapporti familiari e del divenire adulti. La drammaturgia si distingueva per il linguaggio fresco e ironico fortemente ancorato alla contemporaneità ma anche intriso di lirismo. In scena uno scrittore trentenne interpretato da Liv Ferracchiati che affronta le tappe esistenziali della sua maturazione di essere umano e si dibatte tra l incapacità di sostenere una relazione con la propria compagna interpretata da Livia Rossi e la necessità di recidere il cordone ombelicale e ottenere dalla Madre in scena Francesca Gatto un patentino che lo autorizzi ad esistere. Ad accompagnarlo in questo percorso sarà una psicologa interpretata da Chiara Leoncini che lo aiuterà ad individuare i clich e gli stereotipi di cui suo malgrado è vittima
dal: 5 mag, 2025 al: 7 mag, 20254 5 6 di Mattia Torre in scena al Teatro Gioiello di Torino il 10 e 11 maggio. E’ la storia comica e violenta di una famiglia che isolata e chiusa vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto. Padre madre e figlio sono ignoranti diffidenti nervosi. Si lanciano accuse rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima litigano pregano si odiano. Ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo. E tuttavia occorre una tregua perch sta arrivando un ospite atteso da tempo che può e deve cambiare il loro futuro. Tutto è pronto tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà. Sul palco: Massimo De Lorenzo Carlo De Ruggieri Cristina Pellegrino Totò Onnis. 4 5 6 nasce dall’idea che l’Italia non è un paese ma una convenzione. Che non avendo un’unità culturale morale politica l’Italia rappresenti oggi una comunità di individui che sono semplicemente gli uni contro gli altri: per precarietà incertezza diffidenza e paura per mancanza di comuni aspirazioni. 4 5 6 è una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia che pure dovrebbe essere il nucleo aggregante di difesa dell’individuo nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori incoraggiando la diffidenza l’ostilità il cinismo la paura. 4 5 6 racconta la famiglia come avamposto della nostra arretratezza culturale.
dal: 2 mag, 2025 al: 12 mag, 2025Nel giorno dell’anniversario della tragedia di Superga domenica 4 maggio Gianfelice Facchetti il figlio di Giacinto Facchetti considerato uno dei più forti calciatori italiani della storia porta al Teatro Superga di Nichelino il suo racconto sul Grande Torino scritto con il giornalista Marco Bonetto: Il Grande Torino. Una cartolina da un Paese diverso . Sul palco con l’attore scrittore e regista teatrale gli Slide Pistons cioè Raffaele Kohler tromba Luciano Macchia trombone e Francesco Moglia banjo . Dopo Eravamo quasi in cielo e la Tribù del calcio Gianfelice Facchetti chiude la propria trilogia dedicata allo sport più popolare del mondo con un racconto teatrale che arriva dopo un podcast realizzato per Raiplaysound. Cosa c’è nella valigia di un calciatore che torna da una lunga trasferta o da una sfida memorabile? Quali oggetti quali cose si conservano sul fondo della borsa? Ci saranno scarpe indumenti da gioco una tuta calzettoni una fascia da capitano ci sarà una maglia scambiata con un avversario mappe per visitare la città dove si è stati souvenir da portare a chi è rimasto a casa ad aspettare artigianato locale una bambola un barattolo di canfora per ungere i muscoli. Nelle valigie recuperate tra i rottami dell’aereo FIAT G.212 che il 4 maggio 1949 si schiantò su Superga c’erano tante di queste cose ma anche molto di più: c’erano i sogni ritrovati di una generazione e di un Paese intero il nostro che a quella squadra si era aggrappato come si fa con qualcosa di salvifico quando tutto sta andando giù. Immaginiamo che in quel giorno del 49 non sia accaduto nulla nessuna tragedia spostiamo indietro il calendario e sfogliamo l’album dei ricordi: prima cartolina seconda terza fino a ritrovare le radici e i protagonisti di una pagina di storia rimasta incollata agli occhi della memoria. Nomi cognomi luoghi date. Il Grande Torino era una cartolina da un Paese diverso da un luogo in cui le valigie della gente non contenevano nulla perch erano state svuotate dalla guerra erano povere e da riempire ancora di tutto: di cose materiali e indispensabili ma anche di rivalsa di sogni di vita.
dal: 2 mag, 2025 al: 5 mag, 2025