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Giorgia in tour con Palasport Live 2025 a Torino il 10 dicembre

Giorgia in tour con Palasport Live 2025 a Torino il 10 dicembre La cantautrice in gara al festival di Sanremo con “La cura per me” di scena all’Inalpi Arena

A volte ritornano. Una delle cantautrici più amate dal pubblico italiano sarà di nuovo in scena a Torino con il tour Palasport Live 2025. E così, Giorgia voce eccellente e delicata, in gara al festival di Sanremo con la canzone “La cura per me”, sarà di scena all’Inalpi Arena il prossimo 10 dicembre. Reduce da un 2024 straordinario che l’ha vista dividersi tra musica, tv e cinema, la cantante si prepara a incantare nuovamente il suo pubblico con un 2025 ricco di appuntamenti imperdibili. Partirà da Sanremo, a trent’anni dalla vittoria con l’indimenticabile “Come Saprei”, che l’ha consacrata come una delle interpreti più potenti ed eleganti della musica italiana. Ancora una volta, promette di emozionare con la sua voce inconfondibile e la straordinaria sensibilità interpretativa, che da sempre caratterizzano la sua cifra. I biglietti saranno disponibili a partire dalle ore 12:00 di venerdì 24 gennaio, su Ticketone e punti vendita abituali. Info biglietti: www.friendsandpartners.it.   Per festeggiare insieme al pubblico i trent’anni di “Come Saprei”, da giugno l’artista tornerà live in tre scenari mozzafiato, pensati per rendere ogni serata indimenticabile: - 13 GIUGNO | TERME DI CARACALLA di ROMA - 25 LUGLIO | TEATRO GRECO di SIRACUSA - 16 SETTEMBRE | REGGIA DI CASERTA (Piazza Carlo di Borbone) Ma la festa non finisce qui: a partire da novembre, Giorgia porterà la sua musica nei principalipalasport italiani. Il tour prenderà il via il 25 novembre a Jesolo, con la data zero, e proseguirà a Bologna, Firenze, Torino, Milano, Padova e Bari: 25 NOVEMBRE | JESOLO (VE) - PALAZZO DEL TURISMO **data zero 06 DICEMBBRE | BOLOGNA - UNIPOL ARENA 08 DICEMBRE | FIRENZE - NELSON MANDELA FORUM 10 DICEMBRE | TORINO - INALPI ARENA 13 DICEMBRE | MILANO - UNIPOL FORUM 16 DICEMBRE | PADOVA - KIOENE ARENA 20 DICEMBRE |BARI - PALAFLORIO

 23 dicembre, 2024

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“La forma delle cose” di Neil Labute: debutto in prima nazionale al Teatro Gobetti

“La forma delle cose” di Neil Labute: debutto in prima nazionale al Teatro Gobetti La nuova produzione in cartellone dal 7 al 19 gennaio. Regia di Marta Cortellazzo Wiel

Ci siamo. Martedì 7 gennaio 2025 alle ore 19.30 debutta in prima nazionale al Teatro Gobetti La forma delle cose, del drammaturgo americano Neil LaBute, nella traduzione di Masolino d’Amico, per la regia di Marta Cortellazzo Wiel. Questo testo è il primo dei tre drammi che compongono la “Trilogia della bellezza”, scritta da LaBute tra il 2001 e il 2008: una raccolta di tre drammi che si interrogano sull’ossessione del mondo contemporaneo per la bellezza esteriore e per la conformità dell’aspetto fisico ai canoni e ai gusti della società, arrivando al punto – come accade a molti personaggi di LaBute – di consentire al giudizio altrui un dominio assoluto sulle vite e le scelte individuali. Saranno in scena Christian Di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta, Beatrice Vecchione. Scene e costumi sono di Anna Varaldo, le luci di Alessandro Verazzi, il suono di Filippo Conti. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, resterà in scena fino a domenica 19 gennaio 2025. La forma delle cose (The Shape of Things) esplora i rapporti umani, la loro fragilità e i processi di manipolazione che essi possono subire. In questa storia una giovane artista entra con prepotenza nella vita di tre ragazzi, modificando gli equilibri di rapporti consolidati e influenzando le loro stesse identità. Dichiara la regista Marta Cortellazzo Wiel: «Pubblicato nel 2001, quando i social network cominciavano a entrare nelle nostre vite, il testo di LaBute si rivela sorprendentemente attuale anche dopo vent’anni dalla prima messa in scena: viviamo oggi in un’epoca che sacrifica tutto in nome di slogan e apparenze, e su questo l'autore si interroga profondamente. Il titolo stesso, La forma delle cose, richiama l’ossessione per l’estetica e la perfezione, una ricerca che si intreccia con il bisogno di approvazione e il giudizio altrui. In un’epoca dominata dal consenso e dal dissenso, in cui l’immagine personale è continuamente esposta, emergono due domande cruciali: chi stabilisce cosa sia accettabile o no? Fino a che punto siamo disposti a spingerci per inserirci nel nostro contesto sociale, pur di sembrare “adeguati”?» 👉 Note sullo spettacolo di Marta Cortellazzo Wiel Nella sala di un museo di una piccola cittadina di provincia, ai piedi della statua dell'artista Fornecelli, raffigurante Dio, si incrociano le vite di Adam, un giovane guardiano di sala, ed Evelyn, una studentessa d’arte dalla personalità magnetica, impegnata nel suo progetto di laurea. Questo incontro segna l’inizio di una serie di eventi che porterà i protagonisti a confrontarsi con le proprie fragilità, mettendo in discussione le certezze su cui hanno costruito la propria identità – o “forma” – e destabilizzando il precario equilibrio delle loro vite. Neil LaBute racconta, con una scrittura incisiva e ironica, la storia di una microsocietà che si definisce attraverso schemi imposti da una cultura dominante, ma che cela ansie e timori profondi. Ed è proprio quando queste “forme” si rompono che inizia il dramma, poiché emergono gli istinti umani spesso repressi in nome di un’apparente armonia.
Attraverso la storia di Adam e dei suoi amici, Jenny e Philip, ci immergiamo in una spirale di insoddisfazione, di ricerca ossessiva di approvazione esterna, e risulta evidente che questa aspirazione soffocante devia i protagonisti dal loro cammino verso la propria felicità. 
Le relazioni tra i personaggi si intrecciano in un gioco ambiguo fatto di attrazione e repulsione, complicità e rivalità: una vera e propria lotta in cui ognuno è costretto a organizzare l’alleanza più favorevole, cercando nell’altro una continua conferma della propria esistenza. Tuttavia, finiranno per smarrirsi in un intricato labirinto di menzogne e tradimenti. Il processo manipolatorio attuato da Evelyn – personaggio esterno al contesto sociale in cui si svolge la vicenda – travolge le loro vite a una velocità folle, conducendoli fino al baratro finale.
Nella storia, i non detti, le verità taciute, le censure e i segreti si accumulano scena dopo scena. Per questo ho voluto lavorare con gli attori invitandoli a esplorare la sfera privata dei personaggi, da proteggere o reprimere, in contrapposizione a quella pubblica, mostrata quasi come uno scudo dietro cui difendersi. Ho cercato di comprendere con loro il punto di rottura di ogni personaggio all'interno del dramma, facendoli convivere all’interno dello spazio scenico per l’intero spettacolo, anche quando l’autore non lo prevede, per ricreare una partitura collettiva, dove tutto influenza tutto, consciamente o inconsciamente.
Con straordinaria lucidità, l’autore esplora le sfumature della psiche umana, mostrando come l’ossessione di sentirsi socialmente accettati possa trasformarsi in una prigione. I processi manipolatori, di cui siamo tutti sia vittime sia artefici, possono condurre a gioie illusorie e ad atroci delusioni. I protagonisti, immersi in una scenografia atemporale, diventano veicoli di temi universali, invitando gli spettatori a fare luce su dinamiche che viviamo tutti quotidianamente.

 dal: 23 dic, 2024 al: 20 gen, 2025



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Trend La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba inizierà il 12 ottobre

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba inizierà il 12 ottobre

Per nove settimane la cittadina e il territorio torneranno ad animarsi attraverso le innumerevoli proposte

Unica per storicità, con le sue 94 edizioni. Unica per tipologia di offerta, con un ricco programma articolato su 9 fine settimana. Unica per garanzie offerte, con l’accurata selezione effettuata dai giudici di Analisi Sensoriale. Unica per ricaduta economica, con un ritorno di 55 euro per ogni euro investito. È la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, imperdibile momento di festa per le colline di Langhe, Monferrato e Roero, che costituisce una sintesi perfetta di cultura, territorio e gastronomia, presentata al territorio presso il Castello di Roddi nel pomeriggio di giovedì 4 luglio. “Se la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ha una storia quasi centenaria lo deve alla sua grande capacità di restare fedele alle proprie radici, riuscendo al contempo a rinnovarsi e innovare, edizione dopo edizione, intercettando l’attualità – afferma la presidente dell’Ente Fiera di Alba, Liliana Allena –. Questa sensibilità a tematiche contemporanee e di carattere globale fa sì che la Fiera negli anni abbia vestito un abito sempre più internazionale, attirando una domanda di alto livello, capace di cogliere l’unicità della nostra proposta, che ha reso il territorio di Langhe, Monferrato e Roero una delle mete del turismo enogastronomico più importanti al mondo”. LE DATE Coerentemente con il proprio impegno sul fronte della sostenibilità, tra le grandi novità di questa edizione merita una menzione lo spostamento del calendario della cerca, definito su base regionale, con l’inizio della stagione slittato al 1° ottobre per intercettare i mutamenti imposti dal cambiamento climatico. Per nove settimane, dunque, Alba e il territorio torneranno ad animarsi attraverso le innumerevoli proposte della Fiera per tutti gli amanti dell’oro bianco delle Langhe: anticipata dalla tradizionale inaugurazione il giorno precedente, l’avvio della 94ª edizione è previsto per sabato 12 ottobre, arrivando fino a domenica 8 dicembre. La Fiera sarà visitabile tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di venerdì 1° novembre. “La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è un orgoglio per tutta la Città di Alba e il nostro territorio – dichiara il sindaco della Città di Alba, Alberto Gatto –. La Fiera per Alba rappresenta il momento di guardare alle proprie radici e comprendere il suo potenziale. Infatti, non è soltanto un momento di commercio gastronomico di altissima qualità, ma rappresenta il coraggio del territorio di guardare sempre in avanti a nuove sfide per il futuro. L’affluenza anche internazionale testimonia la reputazione di Alba in Italia e nel mondo e sono sicuro che anche questa edizione rispetterà le aspettative. La Fiera del Tartufo è una delle grandi storie albesi e così sarà negli anni a venire”.

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Socializzare Il Club Ronchiverdi di corso Moncalieri inaugura la prima Functional Area Powered by Lacertosus

Il Club Ronchiverdi di corso Moncalieri inaugura la prima Functional Area Powered by Lacertosus

L’evento a inviti in programma il 24 settembre, il 28 e 29 si potrà provare la struttura

Il Club Ronchiverdi di corso Moncalieri 466, immerso nel verde della precollina di Torino, lungo un’area di 50mila metri quadrati a ridosso del fiume Po, si espande ancora investendo sul fitness, già fiore all’occhiello dei suoi palinsesti. Oltre le quattro piscine - due esterne, due interne - i nove campi da tennis, i tre da padel, la spa, la palestra, il bar, il ristorante, il centro congressi, il postural lab Kinesis. l’agenzia viaggi, il 24 settembre prossimo sarà inaugurata la nuova Functional Area Powered by Lacertosus e, al contempo, una nuova filosofia di allenamento dedicato in primis agli atleti, ma anche chi desidera mantenere la propria linea, perdere peso o correggere la propria postura. Risultati garantiti dalle macchine Lacertosus, fondata a Parma nel 2007 da Claudio Paraschiv, specializzata nella produzione di attrezzi training funzionali e accessori di alta qualità, protagonista di un’iniziativa unica in Italia. “La nuova area funzionale dei Ronchiverdi, sviluppata, su oltre 100 metri quadrati, in collaborazione con Lacertosus, rappresenta un significativo passo avanti per il benessere fisico dei nostri utenti – spiega Mario Bellavia, responsabile dall’area fitness -. L’allenamento funzionale, infatti, è un metodo efficace per migliorare la forza, la salute cardiovascolare, la mobilità, la flessibilità e la coordinazione. Questi benefici si traducono in una maggiore qualità della vita e in una riduzione del rischio di problematiche legate alla sedentarietà”. La Funcional Area Powered by Lacertosus è stata progettata per supportare al meglio questi obiettivi, con: una pavimentazione gommata e una corsia di erba sintetica ideali per allenamenti ad alta intensità e dinamici. La dotazione comprende macchinari innovativi quali: Skyerg, airbike,tapis roulant e due rowing per la parte cardio, oltre ai rack e bilancieri olimpionici per il sollevamento pesi. Completano l'area attrezzi come kettlebell, box, swiss ball e rope, mentre il rack con cable system consente un'ampia varietà di esercizi. L’ambiente è potenziato da un impianto audio all’avanguardia e luci a Led colorate, creando l'atmosfera ideale per allenamenti intensi e coinvolgenti. “Questo approccio si rivela fondamentale anche per chi pratica sport a livello amatoriale e agonistico, poiché permette di potenziare la performance sportiva e ridurre l'incidenza di infortuni grazie al miglioramento della stabilità e della resistenza muscolare” spiega ancora Mario Bellavia. Un luogo strategico per i tanti atleti del club, come la squadra maschile di tennis di A2 o quella di Triathlon, ma anche per gli atleti amatoriali. Sabato 28 e domenica 29 settembre sarà possibile provare l’area anche per gli esterni, previa prenotazione (011.66121469). LACERTOSUS Specializzata nella produzione di attrezzi training funzionali e accessori di alta qualità per i centri specializzati, box crosstraining, palestre commerciali, Personal Trainers & Privati. La storia di Lacerosus inizia nel 2007 come primo negozio a introdurre in Italia le funi d'allenamento, bumper plates, bulgarian bags (importatore e distributore esclusivo), clubbells, kettlebells da gara, gym rings, sandbags e altri sistemi innovativi d'allenamento. Importatore e distributore ufficiale per i più importanti marchi del settore. Qualsiasi sia l’esigenza in termini di training: un'impostazione tradizionale (Rack, panca, pesi, ecc.) oppure creare una palestra Hard-Core innovativa (Pull-up Bar, Anelli, Sandbags, Kettlebells, ecc.), Lacertosus offre tutto quello che si desidera. Tutti i prodotti sono progettati in Italia e sono pensati per durare una vita. “Siamo lieti di annunciare che Lacertosus, azienda leader nella progettazione e fornitura di attrezzature professionali per il fitness, ha allestito la nuova area funzionale presso il Club Ronchiverdi di Torino. Questo progetto rappresenta un punto di riferimento per l'innovazione e la qualità nel settore del fitness funzionale, non solo per Torino, ma per tutto il Nord Italia – spiega Claudio Paraschiv -. L’area funzionale, realizzata con attrezzature all’avanguardia e progettata con grande attenzione ai dettagli tecnici e stilistici, è stata ideata per offrire la massima esperienza di allenamento. La qualità dei materiali utilizzati da Lacertosus garantisce resistenza e durabilità nel tempo, mentre il design moderno e funzionale crea un ambiente accogliente e stimolante, ideale per chi desidera allenarsi al massimo delle proprie capacità. Siamo orgogliosi di iniziare questo nuovo percorso, che segna un passo importante per la diffusione di spazi funzionali di alta qualità nelle palestre italiane”.

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