Vivi Torino

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Eventi

Mostre Porte aperte il 15 marzo nella Cineteca del Museo del Cinema di via Sospello 195/a

Porte aperte il 15 marzo nella Cineteca del Museo del Cinema di via Sospello 195/a

I locali conservano 2.200.000 opere tra film, documenti d’archivio, fotografie, apparecchi e oggetti d’arte


Il 15 marzo 2024 il Museo Nazionale del Cinema apre le porte della sua Cineteca di via Sospello 195 a per un esclusivo appuntamento dedicato agli appassionati che desiderano scoprire il ricco patrimonio dell’archivio filmico e di parte delle collezioni di Apparecchi del Museo. All’interno del laboratorio i visitatori avranno l’esclusiva possibilità di seguire le principali fasi del passaggio da pellicola a file digitale 4K potendo osservare il funzionamento dal vivo di una scan station di ultima generazione. A completamento della visita la possibilità di ammirare e conoscere alcuni degli apparecchi di grandi dimensioni conservati all’interno dei locali della cineteca. Sono previsti due turni uno alle ore 10:00 e uno alle ore 15:00. La visita sarà condotta dal Responsabile della cineteca Gabriele Perrone e dalla Responsabile della collezione apparecchi Raffaella Isoardi. L’evento è a numero chiuso e l’accesso è previsto previa prenotazione all’indirizzo [email protected] Il Museo conserva un ingente patrimonio di materiali rari e preziosi in molti casi unici al mondo che conta oltre 2.200.000 opere tra film documenti d’archivio fotografie apparecchi e oggetti d’arte manifesti memorabilia del cinema volumi e registrazioni sonore in una collezione considerata tra le più preziose al mondo. Sono documentati tre grandi filoni tematici: l’archeologia del cinema la fotografia e la storia del cinema. Composta da un numero importante di materiali nei più diversi formati e supporti tra cui il nitrato la collezione della Cineteca conta oggi più di 30.000 film in pellicola e 48.000 film su altri supporti rappresentativi delle diverse epoche e filmografie da Giovanni Pastrone a Werner Herzog con oltre 100 lungometraggi e più di 800 produzioni mute su pellicola. Non solo bobine ma anche macchine da presa storiche fotografie d’archivio e un laboratorio per restaurare e digitalizzare un patrimonio archeologico che andrebbe altrimenti perduto a causa del deterioramento dato dal tempo. Tra i numerosi titoli ad oggi restaurati ricordiamo: Cabiria Il Fuoco la serie Maciste e La guerra e il sogno di Momi fino ai più recenti Quien sabe? Todo modo e Santa Maradona. La collezione degli Apparecchi conta 12.000 dispositivi oggetti d’arte e stampe dell archeologia del cinema e 9.500 apparecchi in parte conservati nel caveau in parte nei locali della cineteca e testimonia sia la storia della tecnica del cinema sia la storia della riproduzione sonora e soprattutto quella della fotografia a cui è dedicata un’ampia sezione.

 dal: 11 mar, 2024 al: 15 lug, 2024
Mostre “Insurrezioni. Fotografie di una protesta”: una mostra per capire il dissenso

“Insurrezioni. Fotografie di una protesta”: una mostra per capire il dissenso

L’esposizione negli spazi di Flashback Habitat in corso Giovanni Lanza 75


Con la direzione artistica di Alessandro Bulgini Flashback Habitat Ecosistema per le Culture Contemporanee ha inaugurato il 1 marzo Insurrezioni. Fotografie di una protesta : tre modi di fare e raccontare rivoluzioni e proteste in un’unica mostra. L’esposizione è aperta al pubblico fino al 2 giugno 2024 negli spazi di corso Giovanni Lanza 75. I protagonisti della tripersonale sono Chris Suspect con Path to Insurrection progetto curato da Jacopo Buranelli Enrico Gili con Yellow Movement curato da Patrizia Bottallo e Angelo Quattrocchi con WOUNDED KNEE Indiani alla riscossa curato da Lapo Simeoni. L’allestimento della mostra è stato pensato a stanze alternate per far sì che i tre racconti si contaminino a vicenda andando formare un racconto più complesso e sfaccettato. Sono più di centocinquanta le fotografie in esposizione. Il comune denominatore dei progetti è l’energia dirompente che ne scaturisce. La comunità non è più passiva ma attiva. La cosa interessante delle insurrezioni al di là delle ideologie è lo scollamento tra il pensare e il fare: la persona che prima contestava dal divano di casa decide di mettersi in strada e cambiare la propria esistenza e quella degli altri. Ci si espone. Questa mostra diventa uno stimolo per riflessioni importanti sulle proprie posizioni esistenziali . Queste le parole del Direttore artistico Alessandro Bulgini. Dalla street photography di Chris Suspect che documenta le proteste politiche a Capitol Hill alla rivoluzione pacifica degli ombrelli gialli ad Hong Kong di Enrico Gili fino alla resistenza degli Indiani d’America negli anni 70 raccontata da Angelo Quattrocchi: una mostra che diventa dunque stimolo per riflessioni importanti sulle proprie responsabilità come membri di una comunità.

 dal: 1 mar, 2024 al: 4 giu, 2024
Mostre Mythos: Creature Fantastiche, la mostra dei sogni approda al Mercato Centrale dal 7 marzo

Mythos: Creature Fantastiche, la mostra dei sogni approda al Mercato Centrale dal 7 marzo

La nuova esposizione è pronta a svelare per la prima volta i segreti della magia bianca e delle creature leggendarie


Il fascino millenario di Torino si arricchisce di un nuovo capitolo di mistero e meraviglia con l arrivo di Mythos: Creature Fantastiche un esperienza straordinaria che apre le porte delle Antiche Ghiacciaie di Porta Palazzo presso il Mercato Centrale Torino a partire dal 7 marzo 2024. La nuova mostra è pronta a svelare per la prima volta i segreti della magia bianca e delle creature leggendarie che popolano l immaginario collettivo proprio nella città di Torino la capitale italiana dell esoterismo. Nei miti le divinità e le figure leggendarie prendono vita e si trasformano assumendo spesso forme ibride composte da animali reali fantastici e anche da parti umane creando così entità che incarnano le caratteristiche più oscure e ambigue dell umanità. Queste creature simboliche e archetipiche fungono da specchio delle sfumature complesse e spesso contraddittorie della condizione umana rappresentando le passioni gli istinti primordiali e i dilemmi morali che caratterizzano l’esistenza dell’uomo. Mythos: Creature Fantastiche offre ai visitatori un opportunità unica di immergersi nel ricco patrimonio mitologico dell umanità dove antiche divinità e creature leggendarie prendono vita in un esperienza coinvolgente e mozzafiato. Oltre 30 straordinari soggetti mitologici dalle ali di Pegaso alto 6 metri alla maestosa Fenice che ogni giorno rinasce dalle sue ceneri raccontano di un epoca lontana e di storie tramandate di generazioni in generazioni. I modelli a dimensione naturale sono preparati con tecniche di tassidermia e scultura e sono ambientati all’interno di scenografie con videoproiezioni e schermi che trasportano in mondi fantastici dove creature come Anubi il dio egizio dalle sembianze di un cane il leggendario Dracula e il temibile Cerbero prendono vita sotto gli occhi dello spettatore. Ma non solo: all’interno del percorso ci si imbatte nel Licantropo un essere umano che durante le notti di plenilunio si trasforma in un lupo e in Quetzalcoatl il magnifico signore della creazione e del sapere nella mitologia azteca che regna sovrano sulla città degli dei. La sua figura è caratterizzata da un corpo serpentino adornato da splendide piume verdi e azzurre che richiamano l immagine dell uccello Quetzal da cui prende il nome e rappresenta la dualità tra cielo e terra incarnando l equilibrio cosmico e la sapienza divina. L’esposizione prosegue con filmati in cui Ovidio guida il visitatore ripercorrendo la storia dei miti e presentando alcune figure chiave della mitologia greca come la Sfinge creatura leggendaria dell antica mitologia greca che con il suo corpo leonino e la testa umana sfida gli uomini con enigmi insolubili come quello proposto ai tebani da Edipo e il Minotauro metà uomo e metà toro frutto del desiderio di vendetta dei degli che vive in un labirinto e rappresenta una costante sfida per gli eroi che osano affrontarlo finch non viene sconfitto da Teseo con astuzia e coraggio liberando così il popolo di Creta dal suo dominio terribile.

 dal: 27 feb, 2024 al: 11 mar, 2024
Mostre Boom di spettatori a Camera per le mostre dedicate a Capra-Taro e Ugo Mulas

Boom di spettatori a Camera per le mostre dedicate a Capra-Taro e Ugo Mulas

Sono state all’incirca 4.000 le persone in via delle Rosine dal 14 febbraio


Sono visitabili dal 14 febbraio le tre esposizioni dedicate a grandi maestri della fotografia internazionale con le quali Camera Centro Italiano per la Fotografia ha aperto nella propria sede torinese la stagione 2024. In pochi giorni le mostre sono già state viste da un pubblico record di 4.000 presenze. Il rapporto professionale e sentimentale fra Robert Capa e Gerda Taro la guerra civile spagnola momento cruciale della storia del XX secolo e la fotografia come testimonianza sono il fulcro della mostra Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia l’amore la guerra curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi che con oltre 120 fotografie racconta una stagione intensa di fotografia guerra e amore. Nella mostra Ugo Mulas I graffiti di Saul Steinberg a Milano curata da Archivio Mulas e Walter Guadagnini protagonista è la Milano del boom economico e le creazioni del grande illustratore e disegnatore Saul Steinberg immortalate da un giovane Ugo Mulas mentre lo sguardo poetico sul Piemonte rurale di Michele Pellegrino offre storie di uomini donne e montagne nella mostra Michele Pellegrino. Fotografie 1967 2023 organizzata da CAMERA e Fondazione CRC con la curatela di Barbara Bergaglio. Accanto alle esposizioni temporanee la Manica Lunga del Centro ospita l’esposizione permanente La storia della fotografia nelle tue mani una proposta originale la prima in Italia per tipologia e concezione che offe ai visitatori una lunga timeline con testi immagini e materiale video nata dalla volontà di consentire a tutte e tutti anche alle persone non vedenti o ipovedenti di fruire di testi immagini e contenuti digitali.

 dal: 19 feb, 2024 al: 20 mar, 2024
Mostre Il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino in festa per i suoi 50 anni

Il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino in festa per i suoi 50 anni

L’evento celebrato con una mostra in piazza San Carlo dal 2 al 29 febbraio


Il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino fondato nel 1974 celebra il suo cinquantesimo anno di attività: questo significativo anniversario sarà l’occasione per raccontare al pubblico l’enorme patrimonio che custodisce e per testimoniare l’attività di conservazione e valorizzazione del suo archivio storico e della sua biblioteca specialistica oggi unanimemente riconosciuti come un vero e proprio punto di riferimento della memoria dello spettacolo dal vivo italiano. Le celebrazioni del cinquantenario del Centro Studi del Teatro Stabile si apriranno con una mostra collocata sotto i portici di piazza San Carlo a Torino e realizzata con la curatela dell’Associazione Arteco. Dal 2 al 29 febbraio 2024 attraverso il circuito cittadino Look of the City la mostra racconterà in trentadue stendardi fotografici il rapporto tra corpo e memoria seguendo quattro percorsi tematici: appassionarsi incontrarsi abbandonarsi cercarsi. Nella selezione di fotografie provenienti dal Centro Studi del Teatro Stabile i soggetti protagonisti sono i corpi delle attrici e degli attori. Le quattro sezioni di cui si compone la mostra indagano le azioni attraverso cui i personaggi entrano in relazione tra loro o con il pubblico. Il corpo dell’attore diventa un veicolo di trasmissione della memoria dall’archivio alla nostra quotidianità.

 dal: 1 feb, 2024 al: 24 feb, 2024
Mostre Il Guercino e l’Autoritratto di Leonardo aprono il 2024 dei Musei Reali di Torino

Il Guercino e l’Autoritratto di Leonardo aprono il 2024 dei Musei Reali di Torino

Intanto il 2023 di piazza Castello si è chiuso con 626.359 visitatori. Record e arte


Dopo i 626.359 visitatori del 2023 il 2024 dei Musei Reali di Torino si apre con la prosecuzione della mostra dossier Giulia Tancredi Falletti di Barolo collezionisti. Dal 23 marzo al 28 luglio nelle Sale Chiablese si tiene una mostra dedicata al pittore Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino protagonista della scena artistica italiana nella prima metà del Seicento. Perno del percorso espositivo è il nucleo di opere appartenenti alle collezioni della Galleria Sabauda e della Biblioteca Reale accostate a dipinti disegni incisioni in prestito da musei e collezioni italiane e internazionali. In particolare la mostra sviluppa il tema del mestiere del pittore nelle sue relazioni con la committenza con il mercato e con il pubblico inserendo il percorso creativo e stilistico dell’artista nel quadro più ampio e intrecciato delle dinamiche economiche e sociali del suo tempo. Dal 28 marzo al 30 giugno l’appuntamento con Leonardo da Vinci in Biblioteca Reale è dedicato quest’anno all’Autoritratto il percorso espositivo che si giova anche di prestiti prestigiosi ne delinea la storia dalla sua genesi quale testamento umano e spirituale alla sua diffusione a partire dal Cinquecento quale rappresentazione universale che Leonardo ha scelto di lasciare di s alle generazioni future fino a divenire nell’età contemporanea icona globale del genio da Vinci.

 dal: 9 gen, 2024 al: 1 ago, 2024
Mostre L’Archivio di Stato di Torino celebra il maestro Carlo Mollino

L’Archivio di Stato di Torino celebra il maestro Carlo Mollino

La mostra rimarrà aperta con ingresso gratuito fino al 28 gennaio 2024


A settant’anni dall’ingresso al Politecnico di Torino di Carlo Mollino nelle vesti di docente a cinquant’anni dalla sua morte e dal conseguente trasferimento presso la Facoltà di Architettura del suo preziosissimo archivio di documenti l’Ateneo intende celebrare colui che forse più di tutti ha rappresentato e rappresenta la cultura architettonica torinese nel mondo attraverso disegni fotografie scritti che aiutano a conoscere e comprendere il valore di una personalità eccezionale politecnica per ampiezza di vedute e ricchezza di contenuti. Presso la Sezione Corte dell’Archivio di Stato di Torino il percorso allestitivo progettato dal Politecnico di Torino in collaborazione con l’Archivio di Stato di Torino propone una mostra articolata in dieci differenti sezioni che esplorano la figura di Carlo Mollino attraverso la sua formazione la sua carriera accademica e professionale le sue opere e persino le sue bizzarrie. Un’occasione imperdibile per raccontare il passato il presente e magari il futuro dell’Ateneo stesso attraverso la vita e le opere del celebre architetto in un percorso non legato alla sua biografia ma piuttosto alle varie discipline politecniche dell’architettura e dell’ingegneria grazie alla partecipazione corale e attiva in qualità di curatori di diversi docenti e ricercatori dell’Ateneo con formazioni estremamente diverse fra loro. La mostra parte dalla sezione Città a cura di Caterina Barioglio Daniele Campobenedetto e Davide Rolfo che testimonia di un Mollino che frequenta poco l’urbanistica ma che comunque arriva a concepire edifici ed interi quartieri. Nella sezione Costruzione a cura di Guido Callegari e Marika Mangosio si indagano i concetti di Involucro come nel Teatro Regio e di collegamento verticale mentre in quella dedicata al Design a cura di Bernardino Chiaia e Pier Paolo Peruccio vengono ricordati i tavolini le sedute e i numerosi prodotti iconici del design italiano progettati da Mollino. Nella sezione Disegno a cura di Maurizio Bocconcino Giorgio Garzino Fabrizio Natta Enrico Pupi Roberta Spallone Marco Vitali e Mariapaola Vozzola sono presentati schizzi particolari costruttivi e progetti che evocano il rapporto tra disegno e soluzioni progettuali sul tema della casa ideale. Macchine a cura di Enrico Cestino e Nicola Amati racconta invece della passione per il volo e dell’acrobazia aerea di Mollino. Progetto a cura di Antonio De Rossi e Carlo Deregibus ripercorre le soluzioni eclettiche adottate dal maestro soprattutto per le sue architetture alpine. La sezione Scritti curata da Michela Comba e Juan Carlos De Martin raccoglie una selezione di racconti articoli libri interventi prodotti dal 1933 al 1965 nella sezione Tecniche a cura di Arianna Astolfi vengono invece approfonditi la copertura e l’acustica del Nuovo Teatro Regio di Torino in Territori sezione a cura di Alberto Cina e Roberto Dini viene raccontata la passione per l’alpinismo che ha consentito all’architetto di lavorare sugli elementi naturali e sui luoghi. Infine il capitolo dedicato al Masterplan curato da Antonio De Rossi e Carlo Deregibus che mostra l’influenza e l’ispirazione del lavoro di Mollino sui progetti di espansione e trasformazione dei luoghi del Politecnico di oggi e del futuro. La mostra rimarrà aperta con ingresso gratuito fino al 28 gennaio 2024 e sarà visitabile nei giorni di giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 19.00 il sabato e la domenica dalle 11.00 alle 20.00.

 dal: 14 dic, 2023 al: 1 mar, 2024
Mostre “Marc Chagall, Gli stati dell’anima” in mostra a Palazzo Barolo

“Marc Chagall, Gli stati dell’anima” in mostra a Palazzo Barolo

Ancora un appuntamento con la Grande Arte a partire dal 25 novembre 2023 al 25 febbraio 2024


Dopo il grande successo della mostra Da Monet a Picasso a Palazzo Barolo torna la Grande Arte con la mostra MARC CHAGALL Gli stati dell’anima attesa a Palazzo Barolo dal 25 novembre al 25 febbraio 2024. Marc Chagall L zna 1887 Saint Paul de Vence 1985 è uno dei pittori più amati di sempre di origine bielorussa e naturalizzato francese. Uno stile artistico unico immaginifico sognante colorato per un artista che non ha mai permesso al suo stile di essere classificato sfuggendo a ogni facile etichetta ed influenzando generazioni di artisti da pittori a poeti sconfinando nella danza e nella scenografia. Il pittore del colore si mescola col pittore poeta in un’esposizione dove colore sentimenti ottimismo e allegria sono protagonisti: opere da Maternit Suite da I sette peccati capitali da Le Favole di La Fontaine da Le Lettere invernali e ancor di maggiore pregio da Daphnis e Chloe La storia di Exodus e da Celui qui les sans les sans rien dire . Per arrivare ad una serie di meravigliose litografie dai colori vibranti e dagli scenari onirici intrisi da una fortissima vena poetica tipici di Chagall. L’artista insegue la bellezza e la magia del sogno amandone la poesia e la simbolica e misteriosa spazialità mistica. Non indaga la propria psiche ma è interessato a compiere un viaggio nel suo mondo interiore nel suo passato nella storia della sua gente e nel ritrovamento della sacralità della vita che teme possa essere perduta. Chagall ripone nelle sue opere una marcata allegria di vivere a contrastare le difficoltà quotidiane che ha provato e le persecuzioni religiose con cui si è scontrato in una vita quasi centenaria. L’essenza è presente nelle illustrazioni della Bibbia con le opere più cariche di significati simbolici. L’artista afferma in merito: Se tutta la vita arriva inevitabilmente ad una fine dobbiamo colorarla con i nostri colori di amore e speranza. In questo amore risiede la logica sociale della vita e l’essenza di tutta la religione. Per me la perfezione nell’arte così nella vita proviene da questa fonte biblica.

 dal: 21 nov, 2023 al: 1 mar, 2024
Mostre “Luci”, una mostra fotografica nel cortile del Centro Commerciale Lingotto

“Luci”, una mostra fotografica nel cortile del Centro Commerciale Lingotto

L’accensione si terrà il 9 novembre alle 18. L’evento a cura della Fiaf durerà fino al 14 gennaio


In concomitanza con l’accensione delle Luci d’Artista a Torino giovedì 9 novembre 2023 alle ore 18 nel cortile 2 del Centro Commerciale Lingotto inaugura la mostra dedicata alle Luci a cura della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche FIAF con 70 immagini realizzate dai fotografi aderenti alle associazioni iscritte alla FIAF che sarà visitabile fino al 14 gennaio 2024. Ogni anno come dice Antonio Grulli curatore di Luci d’Artista nel periodo invernale la Città di Torino si trasforma in un Museo a cielo aperto di installazioni luminose di grandi artisti italiani e internazionali. Le Luci nascono nel 1998 come eccezionali luminarie per celebrare le feste natalizie e da subito diventano oggetto di un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica espressione di una cultura alta capace di comunicare con tutti’ come affermava Fiorenzo Alfieri che ne è stato il visionario ideatore . Fin dalla prima accensione i fotografi iscritti alla FIAF sono stati attratti dallo spettacolo di queste luminose installazioni e hanno scattato centinaia di immagini sfidando le difficoltà tecniche dovute alle riprese notturne. Lo scorso anno la Fondazione Torino Musei ha raccolto le fotografie scattate dai soci FIAF per utilizzarle in un volume dedicato alle Luci. Questa mostra frutto della collaborazione tra Il Centro Commerciale Lingotto e la FIAF e curata da Claudio Pastrone presidente d’Onore della FIAF con la collaborazione di Laura Mosso Glauco Poggioli Roberto Puato Riccardo Rebora Roberta Rogina Davide Zarbo è un omaggio agli Artisti e a tutti coloro che hanno contribuito nel tempo alla realizzazione di queste Luci e ai fotografi che con passione e maestria le hanno interpretate.

 dal: 7 nov, 2023 al: 30 gen, 2024
Mostre Thomas Bayrle, Lucy McKenzie e Antonio Canova: la Pinacoteca Agnelli si veste a festa

Thomas Bayrle, Lucy McKenzie e Antonio Canova: la Pinacoteca Agnelli si veste a festa

L’arte contemporanea raggiungerà anche la Pista 500. Le inaugurazioni si terranno dal 3 novembre


Pinacoteca Agnelli inaugura la programmazione autunnale del 2023 nel solco della nuova identità concepita dalla direzione di Sarah Cosulich che guida l’istituzione da maggio 2022. Da venerdì 3 novembre 2023 a martedì 2 aprile 2024 Pinacoteca Agnelli presenta due nuove mostre nei suoi spazi espositivi interni: la mostra personale di Thomas Bayrle uno tra i più importanti artisti tedeschi della generazione del dopoguerra intitolata Form Form SuperForm in speciale dialogo con il Lingotto e Vulcanizzato il progetto dedicato a una nuova commissione di Lucy McKenzie in dialogo con Antonio Canova terza edizione dell’iniziativa Beyond the Collection che rilegge in chiave contemporanea la Collezione Permanente di Pinacoteca Agnelli. Da venerdì 3 novembre 2023 inoltre la Pista 500 progetto artistico di Pinacoteca Agnelli sull’iconica ex pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto accoglie quattro nuove installazioni di Shirin Aliabadi Thomas Bayrle Julius von Bismarck e Alicja Kwade. Infine per il primo anno Pinacoteca Agnelli presenta in collaborazione con Artissima il Premio Pista 500 che selezionerà una o un artista presente in fiera per la realizzazione di un’opera sul grande billboard della Pista 500 che verrà allestito nel novembre 2024. Thomas Bayrle. Form Form SuperForm. Da venerdì 3 novembre 2023 a martedì 2 aprile 2024 Pinacoteca Agnelli presenta la mostra personale di Thomas Bayrle Berlino 1937 intitolata Form Form SuperForm a cura di Sarah Cosulich e Saim Demircan. La mostra Form Form SuperForm propone un percorso retrospettivo non lineare attraverso temi chiave della pratica di Bayrle come il consumismo la produzione in serie il potere l economia e la fede in stretta connessione con la sede dell’ex fabbrica FIAT del Lingotto che ospita il progetto. Artista della generazione del dopoguerra in Germania dagli anni Sessanta Thomas Bayrle osserva i processi di trasformazione della società evidenziando nelle sue opere il rapporto di interdipendenza tra azione individuale e collettività. Form Form SuperForm si sviluppa al terzo piano di Pinacoteca Agnelli attraverso 9 sale che accolgono più di 90 opere. La mostra prende il titolo dalle sue celebri superforme complessi pattern realizzati da Bayrle a partire dalla ripetizione di unità di persone prodotti o meccanismi con cui negli anni Sessanta ha anticipato il linguaggio digitale del pixel. Attraverso di esse l’artista ha messo in relazione la religione con il consumismo la fabbrica fordista con le chiese gotiche il capitalismo con Mao Tse Tung i processi del corpo umano con i pistoni dei motori le autostrade con i flussi finanziari. In una fascinazione che già dagli anni Settanta ha portato Bayrle a guardare alla Fiat come fonte d’ispirazione per il suo lavoro l’ex fabbrica del Lingotto rappresenta oggi un luogo simbolico per accogliere la mostra Form Form SuperForm. Nello sguardo dell’artista la modernità della fabbrica di automobili FIAT riecheggia con la costruzione di icone e desideri nella società del consumo ma anche con le dinamiche produttive che dal dopoguerra hanno dato forma al mondo di oggi. L’esposizione fa parte della produzione artistica di Pinacoteca che comprende progetti monografici dedicati ad artiste e artisti contemporanei focalizzati su percorsi transtorici e multigenerazionali in grado di aprire nuove letture della storia dell’arte in relazione alle pratiche artistiche contemporanee. Beyond The Collection. Lucy McKenzie e Antonio Canova. Vulcanizzato Pinacoteca Agnelli presenta da venerdì 3 novembre 2023 a martedì 2 aprile 2024 la terza edizione di Beyond the Collection progetto dedicato alla rilettura della Collezione Permanente attraverso le tematiche della contemporaneità con la mostra Vulcanizzato nuova commissione di Lucy McKenzie nata a Glasgow nel 1977 vive a Bruxelles in dialogo con le opere di Antonio Canova 1757 Possagno 1822 Venezia a cura di Lucrezia Calabrò Visconti.

 dal: 2 nov, 2023 al: 6 giu, 2024