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Cronaca Il Movimento “Ora Rispetto per tutti gli Animali” promuove un Referendum per l’abolizione della caccia

Il Movimento “Ora Rispetto per tutti gli Animali” promuove un Referendum per l’abolizione della caccia

Il presidente, Giancarlo De Salvo: “Il nostro non è un intento di voto politico, ma una battaglia fatta di civiltà e coscienza ambientale”


TORINO In data 19 02 2021 alle ore 10 il Movimento Ora Rispetto per Tutti gli Animali ha annunciato di aver presentato la seconda richiesta di referendum in materia di caccia presso l’Ufficio centrale dei referendum della Suprema Corte di Cassazione locato in Piazza Cavour a Roma. L’accettazione del deposito risulta comprovata dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale in data 20 febbraio 2021 GU Serie Generale n.43 del 20 02 2021 : L’intento e unico obiettivo del progetto referendario è quello dell’abolizione della caccia. Un’opportunità che va colta immediatamente da parte dei cittadini che altrimenti dovrebbero attendere molti anni ancora per potersi esprimere a riguardo dell’abrogazione. Insomma un’occasione molto importante che non va sprecata. Quello appena depositato si configura come il secondo di cinque quesiti referendari tutti attentamente studiati e vagliati dal nostro ufficio legale La presente richiesta di referendum si limita a richiedere l’abrogazione degli articoli legati all’attività venatoria lasciando intatta la disciplina relativa alla proprietà e la gestione della fauna selvatica in capo allo Stato e alle Regioni legge n. 157 92 . Giancarlo De Salvo Presidente del Movimento: Ritengo il deposito di questo referendum un grande successo raggiunto. C’è molto da fare certo ma siamo pronti per le prossime tappe. Finalmente grazie all’impegno di tanti italiani avremo la possibilità di fermare la caccia. Questo referendum non rappresenta il punto di arrivo ma la partenza di una nuova coscienza imperniata sul rispetto massimo per gli animali. Il nostro non è un intento di voto politico ma una pura salvaguardia nei confronti di tutti gli animali quindi mi auguro che chi ha cuore questa tematica a prescindere dalle forze partitiche per cui milita possa schierarsi al nostro fianco per portare avanti questa battaglia fatta di civiltà e coscienza ambientale . IL PROGETTO REFERENDUM per L’ABOLIZIONE della CACCIA proposto dal Movimento Ora Rispetto per tutti gli Animali La decisione non è più rinviabile: il Movimento Ora Rispetto per tutti gli Animali propone 5 cinque referendum in materia animalista ed ambientale quale esito conclusivo di un lungo lavoro protratto per anni di approfondimento delle problematiche che interessano la tutela di animali e natura e di elaborazione di soluzioni che devono passare inevitabilmente attraverso una chiamata referendaria. Tutti gli elettori saranno chiamati ad esprimere una preferenza su temi che interessano la vita di ognuno di noi e che richiedono un intervento deciso e non più differibile. I tempi sono ormai maturi ed il Movimento Ora Rispetto per tutti gli Animali sarà portavoce della volontà della maggioranza degli italiani. Dopo decadi di progettazioni e analisi da parte del Movimento Ora Rispetto per tutti gli Animali è giunto il momento di agire. I referendum che il Movimento propone costituiscono una tutela chiara e indifferibile per il mondo animalista rafforzando una coscienza ambientale sempre più pressante e urgente. Il Mahatma Gandhi era solito pronunciare una frase rimasta celebre e che dovrebbe scuotere le coscienze di ognuno di noi: Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso. I referendum costituiscono un’opportunità una luminosa possibilità per tentare di cambiare definitivamente per invertire la rotta che siamo certi tutta la società civile accoglierà benevolmente.

 22 marzo, 2021
Cronaca Piemonte ancora in zona rossa almeno fino a Pasqua. Indice Rt a 1,33 in lieve miglioramento

Piemonte ancora in zona rossa almeno fino a Pasqua. Indice Rt a 1,33 in lieve miglioramento

Il presidente Cirio: “Entro il 15 aprile sarà somministrata la prima dose al personale scolastico che ne ha fatto richiesta”


TORINO La curva sembra appiattirsi incrociamo le dita . Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in conferenza stampa convocata per fare il punto sul piano vaccinale e sui numeri della pandemia. La situazione sta migliorando lievemente perch l’indice Rt da 1 4 è sceso a 1 33. Ma resta molto alto superiore a 1 25 livello massimo che stabilisce l’ingresso in zona rossa in cui il Piemonte non si schioderà almeno fino a Pasqua. Oggi ci sono stati 2.997 casi di positività ma a fronte di 35 mila tamponi ha aggiunto Cirio che resta fiducioso: Ma la curva si sta appiattendo. Per quello che riguarda i vaccini entro il 22 marzo tutti gli over 80 riceveranno la comunicazione dell appuntamento ed entro il 15 aprile tutti avranno ricevuto la prima dose del vaccino. Sempre entro il 15 aprile sarà somministrata la prima dose anche al personale scolastico che ne ha fatto richiesta . La strada imboccata sembra essere quella giusta. LA SITUAZIONE DEI CONTAGI Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.997 nuovi casi di persone risultate positive al Covid 19 di cui 323 dopo test antigenico pari al 8 8 dei 34.152 tamponi eseguiti di cui 20.172 antigenici. Dei 2.997nuovi casi gli asintomatici sono 1.037 34 6 . I casi sono così ripartiti: 449 screening 1.645 contatti di caso 903 con indagine in corso per ambito: 47 RSA Strutture Socio Assistenziali 226 scolastico 2.724 popolazione generale Il totale dei casi positivi diventa quindi 289.051 così suddivisi su base provinciale: 23.883 Alessandria 14.056 Asti 9.304 Biella 39.974 Cuneo 22.387 Novara 154.222 Torino 10.892 Vercelli 10.766 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.317 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.250 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 326 11 rispetto a ieri . I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.332 53 rispetto a ieri . Le persone in isolamento domiciliare sono 29.797 I tamponi diagnostici finora processati sono 3.452.957 34.152 rispetto a ieri di cui 1.284.742 risultati negativi. I DECESSI DIVENTANO 9.844 Sono 33 i decessi di persone positive al test del Covid 19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte di cui 4 verificatosi oggi si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid . Il totale è ora di 9.844 deceduti risultati positivi al virus così suddivisi per provincia: 1.451 Alessandria 616 Asti 392 Biella 1.179 Cuneo 814 Novara 4.535 Torino 442 Vercelli 329 Verbano Cusio Ossola oltre a 86 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte. 245.752 PAZIENTI GUARITI I pazienti guariti sono complessivamente 245.752 1669 rispetto a ieri così suddivisi su base provinciale: 20.994 Alessandria 12.423 Asti 8.232 Biella 33.413 Cuneo 19.099 Novara 130.111 Torino 9023 Vercelli 9.410 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.176 extraregione e 1.871 in fase di definizione. 9.643 VACCINATI CONTRO IL COVID OGGI IN PIEMONTE COMPRESI 7.586 ULTRAOTTANTENNI. IL TOTALE È 628.979 PARI ALL’82 1 DELLE 766.330 DOSI DISPONIBILI RIPARTITE OGGI REGOLARMENTE LE VACCINAZIONI CON ASTRAZENECA. AGGIORNATO IL PIANO VACCINALE. LANCIO DELLA CAMPAGNA IL PIEMONTE HA BISOGNO DI TE PER MEDICI ED OPERATORI SANITARI IN PENSIONE DISPONIBLI A VACCINARE COME VOLONTARI. Sono 9.643 tra cui 7.586 ultraottantenni le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte dato delle ore 17.40 . A 6.188 è stata somministrata la seconda dose. Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 628.979 dosi delle quali 201.273 come seconda corrispondenti all’82 1 delle 766.330 finora disponibili per il Piemonte. Al quinto giorno dall’avvio le preadesioni della fascia 70 79 anni attraverso il portale www.ilPiemontetivaccina.it sono state in tutto 141.556. Invece 76.613 le richieste di vaccinazione per persone estremamente vulnerabili e disabili gravi e 17.848 per conviventi e caregiver espresse tramite i medici di famiglia. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha presentato nel pomeriggio l’aggiornamento della campagna vaccinale dopo il via libera decretato da Ema e Aifa a riprendere la somministrazione di AstraZeneca un vaccino che è stato confermato essere sicuro una dichiarazione importante perch le vaccinazioni si fanno anche nutrendo fiducia sui prodotti disponibili mentre ultimamente sulla credibilità di AstraZeneca si erano addensate nubi che adesso si sono dissolte. In Piemonte sono quindi riprese le convocazioni ed è stato richiamato chi era in attesa di questo vaccino . Attualmente sono in giacenza 104.000 dosi di AstraZeneca 28.000 di Pzifer e 16.500 di Moderna. Le prossime consegne saranno: per AstraZeneca 9.200 il 20 marzo 9.500 il 22 27 marzo 88.000 tra 29 marzo e 3 aprile per Moderna 27.200 dosi il 20 marzo e 39.600 tra il 29 marzo e il 3 aprile per Pfizer 84.240 dosi il 23 marzo 85.410 il 29 marzo 126.360il 5 aprile. Sono 136 i centri vaccinali pubblici già attivi ai quali se ne aggiungeranno tra pochi giorni 24 in strutture sanitarie private convenzionate o autorizzate e quelle al momento utilizzate da Carabinieri ed Esercito. Per fine marzo si prevedono 20.000 vaccinazioni al giorno di cui 3500 nei centri privati che hanno aderito attualmente. Il Presidente ha poi comunicato alcune importanti scadenze: per gli over80 invio entro lunedì 22 marzo del messaggio di convocazione con giorno ora e luogo del vaccino e somministrazione a tutti della prima dose entro il 15 aprile ad eccezione dei cittadini non trasportabili che vengono contattati direttamente dalle singole Asl . Il 29 marzo inizio della somministrazione della prima dose alle persone tra 70 e 79 anni presso il proprio medico di famiglia gli ambulatori di medicina di gruppo o i centri vaccinali delle Asl. Inoltre il 26 marzo si partirà con la prima dose per le persone estremamente vulnerabili e i disabili gravi le somministrazioni sono invece già iniziate per coloro che sono ricoverati o in cura ospedaliera mentre il 29 marzo si partirà anche con i loro conviventi e caregiver. Entro il 15 aprile è previsto il completamento della somministrazione della prima dose al personale scolastico universitario e della formazione professionale. È stata inoltre lanciata la campagna Il Piemonte ha bisogno di te rivolta a medici pediatri odontoiatri infermieri assistenti sanitari in pensione disponibili come volontari a supportare la campagna di vaccinazione e in generale il sistema sanitario pubblico piemontese. Lo stesso appello riguarda i centri medici le strutture sanitarie private e le Rsa disponibili a ospitare nei propri locali un centro vaccinale. A prestare il volto alla campagna Cavour nei panni dello zio Sam del celebre manifesto americano I want you realizzato durante la Prima Guerra Mondiale per reclutare giovani nell’esercito. È stata infine illustrata in anteprima la campagna video di sensibilizzazione che da domani vedrà molti esponenti della cultura dello spettacolo della scienza dello sport e del giornalismo piemontesi scendere in campo sui social per confermare che vaccinarsi è un atto di responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri e che è l’unica arma per sconfiggere definitivamente il virus.

 19 marzo, 2021
Cronaca Covid-19: sospeso in tutta Italia in via precauzionale il vaccino AstraZeneca

Covid-19: sospeso in tutta Italia in via precauzionale il vaccino AstraZeneca

Il virus galoppa: in Piemonte 1.742 nuovi positivi, pari al 12,3% dei 14.163 tamponi eseguiti eseguiti. Le dichiarazioni del presidente Cirio


TORINO L’Aifa l’agenzia italiana del farmaco ha sospeso in via precauzionale in tutta Italia la somministrazione del vaccino AstraZeneca in attesa dei pronunciamenti dell Ema l Agenzia europea del farmaco. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE CIRIO E L’ASSESSORE ALLA SANITÀ ICARDI La decisione dell’Aifa di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca a livello nazionale dimostra la lungimiranza del Piemonte che ieri ha saputo agire con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini. È la prova che nella nostra Regione la campagna vaccinale è monitorata costantemente giorno per giorno h24 pronti a intervenire immediatamente dove se ne ravvisi la necessità. Ora ci auguriamo che Ema chiarisca in fretta ogni dubbio perch la campagna vaccinale deve poter ripartire in sicurezza e con fiducia : lo sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Nelle scorse ore i NAS avevano già iniziato a sequestrare in tutta Italia il lotto che ieri era stato temporaneamente sospeso in Piemonte a scopo precauzionale. Procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità perch il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno ormai continuano il presidente Cirio e l’assessore Icardi . In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over 80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6 mila disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi. Intanto oggi con il supporto dei medici di famiglia è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda invece AstraZeneca che è stato usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente abbiamo sentito il ministro Speranza e sospenderemo le somministrazioni per 48 ore in attesa del pronunciamento dell’Ema. Di certo questa non è una buona notizia per il Paese ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perch rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità . Alla luce della decisione assunta oggi dall’Aifa e dell’ampliamento della campagna vaccinale che a breve coinvolgerà numeri sempre più importanti della popolazione la Regione Piemonte ha anche deciso di costituire all’interno della sua Unità di crisi un Gruppo sanitario di supporto alla somministrazione vaccini per assistere le Asl i medici e i punti vaccinali del territorio e fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare eventuali momenti di criticità come accaduto ieri in provincia di Biella. Sarà costituito dalla responsabile piemontese di farmacovigilanza Laura Poggi dai responsabili dell’Emergenza Covid 19 e del Settore Prevenzione della Regione Piemonte Gianfranco Zulian e Bartolomeo Griglio e dal commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi Antonio Rinaudo. LA SITUAZIONE DEI CONTAGI Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.742 nuovi casi di persone risultate positive al Covid 19 di cui 158dopo test antigenico pari al 12 3 dei 14.163tamponi eseguiti di cui 7.156 antigenici. Dei 1.742 nuovi casi gli asintomatici sono 649 37 2 . I casi sono così ripartiti: 352 screening 901 contatti di caso 489 con indagine in corso per ambito: 24 RSA Strutture Socio Assistenziali 145 scolastico 1.573 popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 279.249 così suddivisi su base provinciale: 23.424 Alessandria 13.661 Asti 9.096 Biella 38.159 Cuneo 21.581 Novara 148.876 Torino 10.515 Vercelli 10.477 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.297 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.163 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 276 9 rispetto a ieri . I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.070 184 rispetto a ieri . Le persone in isolamento domiciliare sono 26.854 I tamponi diagnostici finora processati sono 3.338.286 14.163 rispetto a ieri di cui 1.254.268 risultati negativi. I DECESSI DIVENTANO 9.682 Sono 19 i decessi di persone positive al test del Covid 19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte di cui 1 verificatosioggi si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid . Il totale è ora di 9.682 deceduti risultati positivi al virus così suddivisi per provincia: 1.440 Alessandria 609 Asti 389 Biella 1.148 Cuneo 797 Novara 4.451 Torino 436 Vercelli 326 Verbano Cusio Ossola oltre a 86 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte. 239.367 PAZIENTI GUARITI I pazienti guariti sono complessivamente 239.367 1175 rispetto a ieri così suddivisi su base provinciale: 20.639 Alessandria 12.240 Asti 8.116Biella 32.492 Cuneo 18.633 Novara 126.372 Torino 8.767 Vercelli 9.115 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.149 extraregione e 1.844 in fase di definizione.

 15 marzo, 2021
Cronaca Piemonte zona rossa: le domande frequenti dei cittadini e le risposte del Governo

Piemonte zona rossa: le domande frequenti dei cittadini e le risposte del Governo

Una sezione dedicata su tutto quello che c’è da sapere sulle misure adottate dal 16 marzo al 6 aprile


TORINO Cosa si può e cosa non si può fare a Torino e in Piemonte dal 16 marzo al 6 aprile. Le risposte le ha date il Governo nella sezione Faq rispondendo alle domande frequenti dei cittadini. Di seguito 10 macro aree con tutto quello che c’è da sapere. PUBBLICI ESERCIZI ATTIVITÀ COMMERCIALI RISTORAZIONE E STRUTTURE RICETTIVE Nella mia area sono aperti ristoranti pizzerie pasticcerie e altre attività di ristorazione? È consentito il consumo di cibi e bevande al loro interno? In quest area è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione compresi bar pasticcerie gelaterie etc. e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande come segue: dalle 5.00 alle 18.00 senza restrizioni dalle 18.00 alle 22.00 è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina e altri esercizi simili codice ATECO 56.3 . La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita senza limiti di orario anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive per i soli clienti ivi alloggiati. È consentito entrare o restare all’interno di bar ristoranti e degli altri locali adibiti alla ristorazione pub gelaterie pasticcerie se è sospeso il consumo di cibi al loro interno? Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali si veda la faq precedente l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti n il consumo in prossimità dei locali. Negli orari o nelle aree in cui è consentito esclusivamente l’asporto di cibi e bevande è consentito ai clienti l’uso dei servizi igienici delle attività di bar o ristorazione? Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali si vedano FAQ precedenti l’uso dei servizi igienici posti all’interno dei bar e dei ristoranti non può essere consentito salvo casi di assoluta necessità. Sono sospese le attività di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione svolte da centri culturali centri sociali e centri ricreativi a favore del proprio corpo associativo? La sospensione di attività di centri culturali centri sociali e centri ricreativi include anche la sospensione delle attività interne di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione a favore del proprio corpo associativo trattandosi di una attività subordinata e collaterale rispetto alla attività principale. La possibilità di continuare ad erogare oltre le ore 18 i servizi di ristorazione previsti per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade vale anche per esercizi siti in altre strade extraurbane o secondarie a lunga percorrenza? No possono restare aperti oltre le ore 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade negli ospedali e negli aeroporti con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. La sospensione delle attività di ristorazione disposta in questa zona si applica anche ai ristoranti negli alberghi con riferimento ai clienti ivi alloggiati? È possibile per i clienti degli alberghi consumare i pasti presso ristoranti esterni convenzionati? I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano anche in questa zona. Quindi è consentita senza limiti di orario la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati. Qualora manchi tale servizio all’interno del proprio albergo o della propria struttura ricettiva il cliente potrà avvalersi di una ristorazione mediante asporto o mediante consegna a domicilio eventualmente organizzata dall’albergo nei limiti di orario consentiti con consumazione in albergo. Nelle zone rosse le attività commerciali che vendono generi alimentari o beni di prima necessità cioè quelli previsti dall’allegato 23 del Dpcm e che quindi rimangono aperte possono consentire ai clienti l’acquisto anche di beni non inclusi nel predetto allegato? No. Pertanto il responsabile di ogni attività commerciale comunque denominata ipermercato supermercato discount minimercato altri esercizi non specializzati di alimentari vari può esercitare esclusivamente l’attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità ed è quindi tenuto a organizzare gli spazi in modo da precludere ai clienti l’accesso a scaffali o corsie in cui siano riposti beni diversi da quelli alimentari e di prima necessità. Nel caso in cui ciò non sia possibile devono essere rimossi dagli scaffali i prodotti la cui vendita non è consentita. Tale regola vale per qualunque giorno di apertura feriale prefestivo o festivo. Nelle zone rosse i negozi e gli altri esercizi di commercio al dettaglio che vendono prodotti diversi da quelli alimentari o di prima necessità cioè quelli previsti dall’allegato 23 del Dpcm e che quindi sono temporaneamente chiusi al pubblico possono proseguire le vendite effettuando consegne a domicilio? Sì è consentita la consegna dei prodotti a domicilio nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto ma con vendita a distanza senza riapertura del locale. Chi organizza le attività di consegna a domicilio lo stesso esercente o una cd. piattaforma deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro. Il trasporto la consegna e il montaggio di mobili rientrano nella comprovata esigenza lavorativa che giustifica gli spostamenti? Sì rientrano fra le esigenze lavorative. Si possono consegnare e montare i mobili o gli oggetti acquistati prima dell introduzione delle restrizioni al commercio? Sì le vendite di mobili avvenute in negozio prima delle restrizioni che non si fossero ancora concluse con la consegna e il montaggio possono assimilarsi alle vendite a distanza. A quali regole devono attenersi i commercianti che svolgono attività diverse da quelle di ristorazione e i gestori degli esercizi commerciali al dettaglio che sono aperti? Sono sospese le attività di commercio al dettaglio fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità individuati nell allegato 23. La vendita dei beni consentiti può avvenire sia negli esercizi di vicinato piccoli negozi sia nelle medie e grandi strutture di vendita anche all’interno dei centri commerciali purch sia consentito l accesso esclusivamente agli esercizi o alle parti degli esercizi che vendono i beni consentiti. Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Sono chiusi i mercati salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte le edicole i tabaccai le farmacie e le parafarmacie. Le predette attività commerciali al dettaglio di cui all allegato 23 si svolgono comunque a condizione che sia assicurato oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all interno dei locali più del tempo necessario all acquisto dei beni. Inoltre le attività aperte devono rispettare i protocolli o le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi. Fra queste misure vi è il mantenimento in tutte le attività del distanziamento interpersonale e la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura nonch la garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d aria. È inoltre obbligatorio far rispettare le altre misure anti contagio come l’ingresso uno alla volta negli esercizi di vicinato fino a 40 metri quadrati oltre a un massimo di due operatori e l’accesso regolamentato e scaglionato in proporzione alla relativa superficie aperta al pubblico nelle medie e grandi strutture di vendita differenziando ove possibile percorsi di entrata e di uscita. A tal fine è obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali. Infine è previsto l’uso obbligatorio di mascherine e guanti per i lavoratori e quello del gel per disinfettare le mani e dei guanti monouso particolarmente negli esercizi di vendita di generi alimentari e bevande da mettere a disposizione in prossimità delle casse e dei sistemi di pagamento nonch ove possibile individuare percorsi diversi per entrate e uscite. È consentita la vendita al dettaglio di articoli per la prima infanzia? Sì è ammessa la vendita al dettaglio di articoli per la prima infanzia quali ad esempio carrozzine passeggini seggiolini per auto lettini poich si tratta di prodotti essenziali al pari delle confezioni e calzature per bambini e neonati dei giochi e dei giocattoli e l acquisto di detti beni si configura in termini di necessità. Il responsabile di ogni attività commerciale può esercitare esclusivamente l’attività di vendita di prodotti sopra indicati ed è quindi tenuto a organizzare gli spazi in modo da precludere ai clienti l’accesso a scaffali o corsie in cui siano riposti beni diversi da quelli suddetti. Nel caso in cui ciò non sia possibile devono essere rimossi dagli scaffali i prodotti la cui vendita non è consentita. Cosa si intende per abbigliamento per bambino? Deve considerarsi abbigliamento ogni tipo di indumento necessario per vestire un minore di età non superiore ai 16 anni incluse quindi anche le calzature. I negozi che vendono abbigliamento o calzature sia per adulti che per bambini possono restare aperti per la sola vendita di prodotti per bambini chiudendo le altre aree del negozio esattamente come già avviene per supermercati e ipermercati? Sì è possibile limitando la vendita ai soli prodotti di abbigliamento per bambini vedi relativa FAQ . Pertanto il responsabile dell’attività commerciale è tenuto a organizzare gli spazi in modo da consentire ai clienti l’accesso esclusivamente agli scaffali che vendono tale tipologia di prodotti allegato 23 al Dpcm . Nel caso in cui ciò non sia possibile devono essere rimossi dagli scaffali i prodotti la cui vendita non è consentita. Le attività commerciali o di servizi alla persona indicate negli allegati 23 e 24 del Dpcm possono stare aperte nei festivi e prefestivi se non si trovano all’interno dei centri commerciali? La chiusura nei giorni prefestivi riguarda gli esercizi commerciali presenti all interno dei centri commerciali e dei mercati. Pertanto le attività di vendita individuate nell’allegato 23 nonch quelle relative a servizi alla persona indicati nell’allegato 24 del Dpcm sono consentite in ogni giorno della settimana se non sono situate all’interno dei centri commerciali. Restano comunque aperti nei giorni festivi e prefestivi all’interno dei centri commerciali farmacie parafarmacie presidi sanitari punti vendita di generi alimentari tabacchi ed edicole. È consentito raggiungere le concessionarie di autoveicoli per effettuare assistenza del veicolo acquistare un veicolo consegnare un veicolo da rottamare fare test drive ecc.? Sì gli esercizi in questione sono autorizzati a restare aperti in quanto considerati essenziali e l acquisto dei beni e servizi da esse erogati si configura in termini di necessità. Per i negozi al dettaglio soggetti a chiusura il venditore può accedere al punto vendita per effettuare consegne a domicilio a seguito di ordine on line e o telefonico? Sì il venditore può accedere al punto vendita per effettuare consegne a domicilio. Le attività di commercio al dettaglio non indicate nell’allegato 23 del Dpcm possono accettare ordini telefonici o da internet e consegnare i propri prodotti a domicilio con partenza della merce e scontrino allegato dal punto vendita anche se chiuso al pubblico? Sì è consentita la consegna dei prodotti a domicilio nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto ma con vendita a distanza senza riapertura del locale. Chi organizza le attività di consegna a domicilio lo stesso esercente o una cd. piattaforma deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro. Sono il titolare di un’azienda che effettua attività di vendita a domicilio su appuntamento di opere editoriali libri riviste periodici . Posso continuare a svolgere la mia attività? Sì. Il commercio al dettaglio degli articoli di cui all’allegato 23 del Dpcm è consentito anche nella forma della vendita diretta presso il domicilio del consumatore privato previo appuntamento e nel rispetto delle misure igienico sanitarie concernenti l’uso della mascherina e il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. È possibile effettuare consegne di prodotti alimentari e non anche fuori dal Comune in cui si trova il punto vendita? Sì è possibile effettuare consegne anche fuori dal proprio Comune trattandosi di ragioni lavorative. ATTIVITA CULTURALI EVENTI CERIMONIE RIUNIONI Cosa è previsto per i musei e gli altri luoghi della cultura? Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio è sospeso ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell emergenza epidemica. Nei teatri sale da concerto o altri luoghi analoghi è possibile organizzare spettacoli in assenza di pubblico per es. da trasmettere in streaming? È possibile utilizzare gli spazi come ambienti per riprese cinematografiche e audiovisive? Sì. Sono sospesi gli spettacoli dal vivo con presenza di pubblico. Resta invece confermata la possibilità di organizzare spettacoli da trasmettere in streaming o di utilizzare gli spazi come ambienti per riprese cinematografiche e audiovisive nel rispetto delle misure di sicurezza previste per tali attività. Le trasmissioni televisive in diretta o registrate possono svolgersi in presenza di pubblico comparse figuranti ospiti ? Sì in quanto alle trasmissioni televisive non si applica il divieto previsto per gli spettacoli perch la presenza di pubblico in studio rappresenta soltanto un elemento coreografico o comunque strettamente funzionale alla trasmissione. Deve essere comunque sempre garantito il rispetto delle prescrizioni sanitarie nonch quelle in materia di distanziamento interpersonale sia fra il pubblico o gli ospiti sia fra il personale artistico e il pubblico o gli ospiti medesimi. Qualora per ragioni di produzione non fosse possibile garantire continuativamente la distanza interpersonale di almeno un metro tra il pubblico e il personale artistico sarebbe in ogni caso obbligatorio indossare la mascherina. Per quanto concerne le modalità lavorative del personale artistico si rinvia ai relativi protocolli professionali e alle relative interpretazioni dei ministeri di settore. Cosa prevede il decreto per lo svolgimento delle funzioni religiose? Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere purch nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni. Sono consentite le tumulazioni e le sepolture? Sì sono consentite rispettando la distanza interpersonale di un metro tra le persone che vi assistono ed evitando ogni forma di assembramento. È consentito svolgere assemblee condominiali in presenza? Sì. È fortemente consigliato svolgere la riunione dell’assemblea in modalità a distanza. Laddove ciò non sia possibile per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione individuale. Nella nozione delle fiere vietate dai provvedimenti in vigore rientrano anche manifestazioni locali con prevalente carattere commerciale? Sì tali manifestazioni anche a carattere commerciale di natura fieristica ma realizzate fuori dell’ordinaria attività commerciale in spazi dedicati ad attività stabile o periodica di mercato sono da assimilare alle fiere e sono quindi vietate. Cosa prevede il decreto per le manifestazioni? Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica e a condizione che nel corso di esse siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento. Si possono svolgere eventi e competizioni in ambito sportivo? Per lo svolgimento degli eventi e delle competizioni in ambito sportivo si consiglia di consultare l’apposita sezione sul sito del Dipartimento per lo sport. Sono in ogni caso vietate tutte le gare le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. È consentita la presenza di pubblico agli eventi e alle competizioni in ambito sportivo? No. La sospensione delle prove concorsuali pubbliche e private preselettive e scritte si estende anche alle prove orali? No. Nel caso di procedure di esame orali che comportino la convocazione in presenza in unica sede di candidati provenienti da tutto il Paese andrà preferibilmente disposta la sospensione nelle more di un superamento dei limiti posti agli spostamenti tra aree regionali dalle vigenti disposizioni restrittive volte a fronteggiare l’emergenza epidemica. Altrimenti le eventuali prove orali in presenza motivate da ragioni di urgenza dovranno sempre svolgersi con numero ristretto e programmato di ingressi uso di dispositivi di protezione individuale e nel rispetto della distanza di sicurezza tra tutte le persone che vi partecipano e che vi assistono e a tal fine le prove di più candidati andranno adeguatamente scaglionate nel tempo. ATTIVITÀ MOTORIA O SPORTIVA È possibile praticare l’attività venatoria? No. È possibile andare in palestra piscina o in altre strutture sportive per fare attività motoria sportiva? Le attività di palestre piscine centri natatori centri benessere e centri termali sono sospese fatta eccezione per l erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti professionisti e non professionisti che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. Allo stesso modo sono sospese l attività sportiva di base e l attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi pubblici e privati sia all’aperto che al chiuso. È possibile praticare sport di contatto? No lo svolgimento degli sport di contatto definiti nell’apposito decreto del Ministro dello sport sono sospesi. Sono inoltre vietate tutte le gare le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. Tuttavia è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti e le attività individuate con il suddetto decreto del ministro dello sport del 13 ottobre 2020 nonch gli allenamenti per sport di squadra che potranno svolgersi in forma individuale all’aperto e nel rispetto del distanziamento. UFFICI PUBBLICI Le attività da rendere in presenza possono essere attivate dal cittadino su appuntamento telefonico? Sì. Nella direttiva n. 2 2020 del Ministro per la pubblica amministrazione si evidenzia che le attività di ricevimento del pubblico o di erogazione diretta dei servizi al pubblico fermo restando quanto detto nella stessa direttiva relativamente alle attività indifferibili sono prioritariamente garantite con modalità telematica o comunque con modalità tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici ad es. appuntamento telefonico o assistenza virtuale . Nei casi in cui il servizio non possa essere reso con le predette modalità gli accessi nei suddetti uffici devono essere scaglionati anche mediante prenotazioni di appuntamenti e deve essere assicurata la frequente aerazione dei locali. Le amministrazioni curano che venga effettuata un’accurata disinfezione delle superfici e degli ambienti e che sia mantenuta un’adeguata distanza tra gli operatori pubblici e l’utenza. VIOLAZIONI E SANZIONI In caso di accertamento di una violazione alle disposizioni che non ritengo motivato come posso far valere le mie ragioni? La valutazione circa la sussistenza di motivi giustificativi e in particolare quelli per le situazioni di necessità rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi in ciascuna vicenda concreta resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4 comma 3 del Decreto legge 25 marzo 2020 n. 19 che per le violazioni delle prescrizioni dei Dpcm è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata . Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della Legge 24 novembre 1981 n. 689. SPOSTAMENTI Quali sono le regole sugli spostamenti in vigore nella mia Regione Provincia autonoma? È consentito andare a trovare amici o parenti? Fino al 6 aprile 2021 in zona rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: per comprovati motivi di lavoro salute o necessità anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma il rientro alla propria residenza domicilio o abitazione compreso il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione si veda la FAQ specifica . Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e in generale tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro necessità o salute sono invece vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile 2021. Nei giorni 3 4 e 5 aprile 2021 sarà consentito una sola volta al giorno spostarsi verso un altra abitazione privata abitata della stessa Regione tra le ore 5.00 e le 22.00 a un massimo di due persone oltre a quelle già conviventi nell abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con s i figli minori di 14 anni o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. Cosa si intende con i termini residenza domicilio e abitazione ? Residenza. La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento. Domicilio. Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza. Abitazione. Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico giuridica. Ai fini dell’applicazione dei provvedimenti anti Covid dunque l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto con una certa continuità e stabilità quindi per periodi continuativi anche se limitati durante l’anno o con abituale periodicità e frequenza per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro di studio o per altre esigenze . Per fare un esempio le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner ma che si ritrovano con lui lei con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione possono spostarsi per raggiungere tale abitazione. Merita evidenziarsi che sia il Decreto legge 14 gennaio 2021 n. 2 che il Dpcm del 14 gennaio 2021 non hanno reiterato l’esclusione delle cd. seconde case abitazioni non principali ubicate fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro. Per il rientro nelle abitazioni non principali si veda la specifica FAQ sulle cd. seconde case. Se si va a casa di parenti o amici nel rispetto dei limiti e degli orari previsti dalla normativa si deve comunque rispettare il cosiddetto coprifuoco ? O si può rientrare alla propria residenza domicilio o abitazione in qualsiasi momento? Il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5.00 e le 22.00 su tutto il territorio nazionale e indipendentemente dal fatto che il giorno sia feriale o festivo. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22.00 e le 5.00 restano esclusivamente quelli di lavoro necessità o salute. Io e il mio coniuge partner viviamo in città diverse per esigenze di lavoro o per altri motivi . Sarà possibile per me o per lui lei raggiungerlo a? Sarà possibile solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza il domicilio o l’abitazione definiti come nella FAQ precedente. Visto il divieto di spostarsi tra Regioni e Province autonome differenti se lavoro in una Regione o Provincia autonoma e sono residente in un’altra e il mio coniuge partner lavora in una terza Regione o Provincia autonoma potrà raggiungermi nella mia città di residenza? Nel caso in questione il coniuge partner potrà spostarsi per raggiungere il primo soltanto se ha la residenza o il domicilio nel Comune di destinazione o se in quel Comune c’è l’abitazione solitamente utilizzata dalla coppia. Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti nella nostra seconda casa in un’altra Regione o Provincia autonoma entro il 20 dicembre. Io dovrò tornare al lavoro nella Regione o Provincia autonoma di provenienza per alcuni giorni. Potrò tornare da loro dopo il 15 gennaio? Sì. Dal 16 gennaio non è stata reiterata l’esclusione delle cd. seconde case abitazioni non principali ubicate fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro purch ovviamente già fruibili in epoche anteriori all’adozione del Decreto legge 14 gennaio 2021 n. 2 . Pertanto nel caso specifico lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo successivo al 15 gennaio può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa in un’altra Regione o Provincia autonoma. La sussistenza di tali situazioni potrà essere comprovata anche con autodichiarazione. È possibile fare rientro nella cosiddetta seconda casa ? Se sì ci sono dei limiti? Dal 16 gennaio 2021 le disposizioni in vigore consentono di fare rientro alla propria residenza domicilio o abitazione senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette seconde case . Pertanto proprio perch si tratta di una possibilità limitata al rientro è possibile raggiungere le seconde case anche in un altra Regione o Provincia autonoma da e verso qualsiasi zona: bianca gialla arancione rossa solo a coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto legge 14 gennaio 2021 n. 2. Tale titolo per ovvie esigenze antielusive deve avere data certa come per esempio la data di un atto stipulato dal notaio ovvero la data di registrazione di una scrittura privata anteriore al 14 gennaio 2021. Sono dunque esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione . Naturalmente la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo e vi si può recare unicamente tale nucleo. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa art. 2704 del codice civile o eventualmente anche con autocertificazione. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato. Come posso sapere se uno dei miei spostamenti rientra tra quelli ammissibili per motivi di necessità ? La valutazione circa l’eventuale sussistenza di motivi di necessità in ciascuna vicenda concreta rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4 comma 3 del Decreto legge 25 marzo 2020 n. 19 che per le violazioni delle prescrizioni dei Dpcm è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata . Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della Legge 24 novembre 1981 n. 689. Gli spostamenti devono essere giustificati in qualche modo? È necessario produrre un’autodichiarazione? Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e alle polizie locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo per esempio adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro tesserini o simili idonea a dimostrare la condizione dichiarata. Posso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti? Sì è una condizione di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile. Ho dei parenti non autosufficienti che vivono in casa da soli in un altro Comune Regione Provincia autonoma e ai quali periodicamente do assistenza. Potrò continuare a farlo anche con l’attuale divieto di spostarsi tra Regioni e Province autonome diverse? Potranno venire con me anche il mio coniuge partner e i nostri figli? Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti è consentito anche tra Comuni Regioni Province autonome in aree diverse ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso Comune Regione Provincia autonoma. Non è possibile comunque spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste. Sono separato divorziato posso andare a trovare i miei figli minorenni anche in un’altra Regione o Provincia autonoma? Posso recarmi all’estero per gli stessi motivi? Sì gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario oppure per condurli presso di s sono consentiti anche tra Regioni e tra aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario persone in quarantena positive immunodepresse etc. nonch secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o in assenza di tali provvedimenti secondo quanto concordato tra i genitori. Nel caso di spostamenti da per l’estero è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o in cui ci si deve recare. È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all inizio o al termine della giornata di lavoro? È possibile ma fortemente sconsigliato perch gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID 19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Pertanto questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con s per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi. Sono consentiti gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere? Gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere sono sempre vietati non potendo ritenere che tali spostamenti siano giustificati da ragioni di necessità o da motivi di salute. In tali casi i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza ai sensi dell’art. 221 comma 10 del Decreto legge 19 maggio 2020 n. 34 come sostituito dalla Legge di conversione 17 luglio 2020 n. 77 che consente i colloqui a distanza mediante apparecchiature e collegamenti di cui dispone l amministrazione penitenziaria e minorile o mediante corrispondenza telefonica anche oltre i limiti stabiliti dalle norme dell’ordinamento penitenziario. Sono consentiti gli spostamenti per fare visita alle persone ricoverate in una struttura detentiva a carattere ospedaliero? Fermo quanto esposto nella FAQ relativa con riferimento alla possibilità di spostamenti per far visita alle persone detenute per quelle ricoverate in una struttura detentiva a carattere ospedaliero sussiste l’ulteriore limitazione per cui l’accesso in dette strutture detentive ospedaliere da parte dei parenti di pazienti ivi ristretti è consentito solo nei casi e con le modalità individuati dalla Direzione sanitaria della struttura stessa per cui occorre preventivamente informarsi presso la Direzione per sapere se l’accesso sia o meno consentito e in caso affermativo a quali condizioni. Chi è sottoposto alle misure della quarantena o dell’isolamento si può spostare? No è previsto il divieto assoluto di uscire di casa per chi è sottoposto alla misura dell’isolamento essendo risultato positivo al virus o della quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come contatto stretto di caso COVID 19. In tale ultimo caso è consentito uscire utilizzando un mezzo privato esclusivamente al fine di effettuare gli accertamenti diagnostici prescritti dal medico evitando i contatti con altre persone e osservando scrupolosamente tutte le misure precauzionali tra cui l’obbligo di indossare la mascherina. Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37 5? Sì soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37 5 C devono contattare il proprio medico curante e rimanere presso il proprio domicilio evitando i contatti sociali e limitando al massimo anche quelli con i propri conviventi. Posso fare la spesa in un Comune diverso da quello in cui abito? Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati salvo che per specifiche esigenze o necessità. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità anche in termini di maggiore convenienza economica di punti vendita necessari alle proprie esigenze lo spostamento è consentito entro tali limiti che dovranno essere autocertificati. Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Sì ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal Dpcm 14 gennaio 2021 la cui lista è disponibile nell allegato 23. Sono un volontario della protezione civile: posso spostarmi dal Comune in cui attualmente mi trovo per prestare la mia attività nell ambito della gestione dell emergenza? Sì il divieto di spostarsi dal Comune in cui ci si trova non riguarda coloro che svolgono attività di volontariato nell ambito del Servizio nazionale di protezione civile o che siano comunque impegnati come volontari per fronteggiare l emergenza sanitaria in corso ad es. i volontari della Croce Rossa Italiana . Sono un volontario della protezione civile conduco un’unità cinofila regolarmente iscritta e con essa svolgo attività in emergenza: posso spostarmi dal Comune in cui attualmente mi trovo per effettuare l’addestramento del cane ai fini del mantenimento della capacità operativa? Sì l’addestramento di unità cinofile per lo svolgimento di attività in emergenza rientra tra le attività consentite in quanto funzionale ad assicurarne il mantenimento della capacità operativa nell’ambito del Servizio nazionale di Protezione civile rimane salva la necessità di effettuare tale attività all’aperto senza il contatto diretto fra le persone nel rispetto del distanziamento fisico e della normativa vigente. In questa zona sarà necessario che l’addestramento avvenga laddove possibile all’interno del territorio comunale. Sono un volontario di un’associazione che svolge attività di accudimento e assistenza di animali anche ai fini delle procedure di preaffido. Posso spostarmi dal mio Comune per prestare la mia attività? Sì. Gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte nell’ambito di un’associazione di volontariato sono consentiti e possono essere motivati adducendo a causa giustificativa l’espletamento del servizio di volontariato sociale. Cosa significa comprovate esigenze lavorative ? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le comprovate esigenze lavorative ? È sempre possibile uscire per andare al lavoro anche se è consigliato lavorare a distanza ove possibile o prendere ferie o congedi. Comprovate significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando o tornando al dal lavoro anche tramite l’autodichiarazione di cui alla FAQ n. 2 o con ogni altro mezzo di prova la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. Se abito in un Comune e lavoro in un altro posso fare avanti e indietro ? In questi casi lo spostamento è giustificato per esigenze lavorative se non è possibile lavorare da casa. Sono una guida turistica che effettua visite guidate all’aperto per gruppi turistici. Posso continuare a svolgere la mia attività? L’attività di guida turistica all’aperto è sottoposta alla disciplina generale in tema di limitazioni agli spostamenti. Pertanto essa è consentita in area gialla e arancione nell’osservanza delle restrizioni alla circolazione rispettivamente dettate per i territori classificati in tali aree. Lo svolgimento di visite turistiche guidate non è invece consentito in area rossa essendo in quest’ultima previsto il divieto di spostamenti non giustificati da comprovate esigenze lavorative situazioni di necessità o motivi di salute. Nei casi in cui è consentita l’attività dovrà svolgersi con modalità tali da assicurare il rispetto del divieto di assembramento e nel rispetto delle vigenti norme in materia di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale distanziamento interpersonale e divieto di assembramenti. È possibile spostarsi tra regioni per fare un atto pubblico notarile di compravendita? Sì lo spostamento è configurabile come spostamento per ragioni di necessità se l’immobile ad esempio si trova in una regione diversa da quella in cui si vive. Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Infatti l’accesso ai luoghi di culto è consentito purch si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità e che si trovino lungo il percorso già previsto in modo che in caso di controllo da parte delle forze dell ordine si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità. È altresì consentito partecipare alle funzioni religiose nei limiti e nel rispetto degli specifici protocolli. È possibile uscire di casa per gettare i rifiuti? Sì seguendo le normali regole già in vigore in ogni comune. Allo stesso modo proseguono le attività di raccolta gestione e smaltimento dei rifiuti. Posso uscire con il mio animale da compagnia? Sì per le sue esigenze fisiologiche ma senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone. Si possono portare gli animali domestici dal veterinario? Sì per esigenze urgenti. I controlli di routine devono essere rinviati. Si può uscire per fare una passeggiata? Le passeggiate sono ammesse in quanto attività motoria esclusivamente in prossimità della propria abitazione. Sono chiaramente ammesse inoltre nel caso siano motivate per compiere gli altri spostamenti consentiti andare al lavoro motivi di salute o necessità . Per esempio è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa per acquistare giornali per andare in farmacia o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi in caso di eventuali controlli può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione. In ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone. Resta comunque consentita la passeggiata al fine di accompagnare i minori o le persone non completamente autosufficienti senza che sia in questo caso necessario il rispetto della distanza di un metro. È consentito fare attività motoria? L’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossare dispositivi di protezione individuale. Sono sempre vietati gli assembramenti. È possibile recarsi in un altro Comune al solo scopo di fare lì attività sportiva? In alternativa è possibile varcare i confini comunali mentre si pratica l’attività sportiva per esempio correndo o valicando un monte per concluderla comunque all’interno del proprio Comune? Nell’area rossa è consentito svolgere l attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune dalle 5.00 alle 22.00 in forma individuale e all aperto mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento per esempio la corsa o la bicicletta entrare in un altro Comune purch tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito? Sì salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento e comunque in prossimità della propria abitazione.È consentito altresì l’accesso dei minori anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura ad aree gioco all’interno di parchi ville e giardini pubblici per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia.Tra i parchi e i giardini pubblici rientrano anche i parchi e i giardini aperti gratuitamente al pubblico afferenti a musei e ad altri istituti e luoghi della cultura.Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi in caso di eventuali controlli può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione. Posso utilizzare la bicicletta? L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto nella prossimità di casa propria mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro o per effettuare attività sportiva mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri. Posso usare l’automobile con persone non conviventi? Sì purch siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico plexiglas fra la fila anteriore e posteriore della macchina essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore. È consentito anche al di fuori del Comune ovvero della Regione di residenza lo svolgimento di attività lavorativa su superfici agricole anche di limitate dimensioni adibite alle produzioni per autoconsumo non adiacenti a prima od altra abitazione? Sì la cura dei terreni ai fini di autoproduzione anche personale e non commerciale integra il presupposto delle esigenze lavorative. Quindi la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo quale ad. esempio quella di raccolta delle olive conferimento al frantoio e successiva spremitura sono consentite a condizione che il soggetto interessato attesti con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito. Per i cittadini stranieri vigono le stesse limitazioni agli spostamenti che vigono per gli italiani? Sì le restrizioni sono valide per tutte le persone presenti sul territorio italiano a prescindere dalla loro nazionalità. Per gli spostamenti da e per l’estero oltre a tali restrizioni si è altresì soggetti alle specifiche disposizioni relative a ciascuno Stato estero reperibili sul sito istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Durante i propri spostamenti è consentito transitare nei territori delle aree con restrizioni diverse dalla propria? Il transito nelle aree con restrizioni agli spostamenti diverse dalla propria arancione o gialla è consentito come ogni altro spostamento esclusivamente per comprovate esigenze lavorative situazioni di necessità per esempio l’acquisto di beni necessari o motivi di salute. È inoltre consentito se strettamente necessario ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza se prevista. È possibile spostarsi tra diversi Comuni e o Regioni per partecipare alle esequie di parenti stretti? Il Dpcm 14 gennaio 2014 conferma la possibilità prevista dal Dpcm 3 novembre 2020 di partecipare alle cerimonie religiose con le dovute misure organizzative e di prevenzione e sicurezza volte a contenere i possibili contagi e nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle relative confessioni allegati da 1 7 al citato Dpcm . La partecipazione a funerali di parenti stretti per tali potendosi ragionevolmente ritenere almeno quelli fino entro il secondo grado o di unico parente rimasto sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza costituisce causa di necessità per spostamenti anche tra aree territoriali a diverso rischio e con discipline differenziate per il contrasto e il contenimento dell emergenza da Covid 19. Devo effettuare uno spostamento giustificato dai motivi previsti dal decreto ma non avendo la possibilità di disporre ovvero di condurre un mezzo privato posso farmi accompagnare da qualcun altro? Sì. Nel caso in cui non si disponga di un mezzo privato ovvero non si abbia la patente di guida o non si sia autosufficienti o si abbia un altro impedimento è consentito farsi accompagnare da un famigliare preferibilmente convivente o una persona incaricata di tale trasporto da e verso la propria abitazione anche tenuto conto dell’esigenza di limitare quanto più possibile l’utilizzo di mezzi pubblici e comunque nel rispetto di quanto previsto per l utilizzo dei mezzi privati. Laddove l’accompagnatore e l’accompagnato non siano conviventi devono indossare entrambi un idoneo dispositivo di protezione individuale. Nel rispetto di tali condizioni anche lo spostamento dell’accompagnatore è giustificato. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi così come la condizione di convivenza tra gli occupanti il veicolo in caso di eventuali controlli possono essere fornite nelle forme e con le modalità dell’autodichiarazione e ove l’agente operante ne faccia richiesta la condizione di convivenza esime dal rispetto della distanza . ATTIVITÀ PRODUTTIVE PROFESSIONALI E SERVIZI È obbligatorio utilizzare strumenti di protezione individuale per i professionisti in studio? Sì l’obbligo sussiste nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e quindi anche negli studi professionali ad eccezione dei casi in cui l’attività si svolga individualmente e sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Ove l’attività professionale comporti comunque un contatto diretto e ravvicinato con soggetti non conviventi o lo svolgimento in ambienti di facile accesso dall’esterno o aperti al pubblico e non sia possibile rispettare in modo continuativo la distanza interpersonale di almeno un metro occorre sempre utilizzare gli strumenti di protezione individuale nel rispetto anche delle altre prescrizioni previste dai protocolli di sicurezza anti contagio. È possibile spostarsi da un Comune a un altro per andare a vedere degli immobili da acquistare o prendere in affitto? Sì. È permesso effettuare un sopralluogo presso un immobile da acquistare o locare. Tuttavia le visite degli agenti immobiliari con i clienti presso le abitazioni da locare o acquistare potranno avere luogo solo con l’utilizzo da parte dell’agente immobiliare e dei visitatori delle mascherine e dei guanti monouso e mantenendo in ogni momento la distanza interpersonale di almeno un metro e preferibilmente quando le abitazioni siano disabitate. L’attività di dog sitting è consentita dal Dpcm? Sì trattandosi di attività lavorativa assimilabile a quella di collaborazione domestica. SCUOLA UNIVERSITÀ E ISTITUZIONI DI ALTA FORMAZIONE Cosa è previsto nella mia zona per le attività scolastiche e gli asili nido? In questa zona sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia nidi e micronidi sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco centri per bambini e famiglie servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti . Inoltre le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado materne elementari medie superiori istituti tecnici etc. si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle scuole è obbligatorio per studenti e insegnanti l’uso della mascherina? Sì è obbligatorio l uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l uso dei predetti dispositivi. Quali attività possono essere svolte nelle Università? Le attività formative e curriculari si svolgono di norma a distanza. I singoli atenei in ogni caso possono individuare predisponendo sentito il comitato universitario regionale propri piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari le attività didattiche o curriculari che potranno svolgersi in presenza. Resta fermo che tutte le attività eventualmente previste in presenza dovranno svolgersi nel rispetto dei protocolli specificamente dedicati alle università. Si possono svolgere tirocini attività di laboratorio sperimentale o didattico o esercitazioni? Tali attività in quanto rientranti tra quelle curriculari possono essere svolte in presenza laddove previste dai piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari predisposti dai singoli atenei sentito il Comitato universitario regionale resta fermo che laddove previste esse dovranno svolgersi nel rispetto dei protocolli specificamente dedicati alle università. Le biblioteche universitarie restano aperte? Le biblioteche universitarie al pari dei laboratori e delle altre strutture che erogano servizi indispensabili agli studenti continuano ad assicurarli laddove previsto dai piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari predisposti dai singoli atenei sentito il Comitato universitario regionale sempre nel rispetto dei protocolli specificamente dedicati alle università. Quali attività possono essere svolte presso le Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica AFAM ? Le lezioni di musica canto teatro o danza o delle altre attività di tipo artistico presso le Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica AFAM si svolgono di norma a distanza. Possono svolgersi in presenza le attività laboratoriali e quelle individuate dai piani di organizzazione della didattica adottati sentito il Comitato universitario regionale in ragione ad esempio di inderogabile necessità e urgenza e di impossibilità di programmarne il recupero. Resta fermo che laddove previste esse dovranno svolgersi nel rispetto dei protocolli approvati e dei decreti ministeriali dedicati all’AFAM. Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea? Sì potranno essere svolte in presenza nel rispetto delle Linee guida concernenti la completa ripresa delle ordinarie attività nelle istituzioni della formazione superiore per l’anno accademico 2020 2021 e comunque con le modalità previste dai piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari adottati dagli atenei sentito il Comitato universitario regionale di riferimento. Nel caso in cui non possa essere assicurato il rispetto delle citate linee guida ovvero in tutti gli altri casi in cui non si renda possibile la presenza degli studenti i piani di organizzazione della didattica dispongono il ricorso alle modalità a distanza nel qual caso dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità degli esami. MASCHERINE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE Quando e dove si deve indossare la mascherina? I dispositivi di protezione delle vie respiratorie meglio conosciuti come mascherine devono essere obbligatoriamente indossati sia quando si è all’aperto sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente. L’obbligo non è previsto per: bambini sotto i 6 anni di età persone che per la loro invalidità o patologia non possono indossare la mascherina operatori o persone che per assistere una persona esente dall’obbligo non possono a loro volta indossare la mascherina per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente . Inoltre non è obbligatorio indossare la mascherina sia all’aperto che al chiuso: mentre si effettua l’attività sportiva mentre si mangia o si beve nei luoghi e negli orari in cui è consentito quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi. Per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle attività scolastiche la mascherina è obbligatoria nelle situazioni previste dagli specifici protocolli di settore. È comunque fortemente raccomandato l uso delle mascherine anche all interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. È obbligatorio usare uno specifico tipo di mascherina? No. È fatto obbligo sull intero territorio nazionale di avere sempre con s dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nelle situazioni previste. A tali fini possono essere utilizzate anche mascherine di comunità monouso lavabili eventualmente autoprodotte purch siano in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e al contempo garantiscano comfort e respirabilità forma e aderenza adeguate a coprire il volto dal mento fino al di sopra del naso. LAVORO Il datore di lavoro pubblico o privato è tenuto a fornire a tutti i lavoratori la strumentazione necessaria a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile? No. Se l’amministrazione pubblica o il datore di lavoro privato non può fornire la strumentazione necessaria il lavoratore può comunque avvalersi dei propri supporti informatici per svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile. Tuttavia l’Amministrazione o il datore di lavoro privato è tenuta ad adottare le misure organizzative e gestionali atte ad agevolare lo svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile. È possibile attivare iniziative di aggiornamento e di formazione in modalità agile? Sì. È possibile promuovere percorsi informativi e formativi in modalità agile a distanza. Il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali si applica soltanto nel privato o anche alla Pubblica Amministrazione? Il Protocollo si applica ai soli soggetti privati.

 15 marzo, 2021
Cronaca Covid-19: sospeso in Piemonte un lotto del vaccino AstraZeneca dopo il decesso di un insegnante

Covid-19: sospeso in Piemonte un lotto del vaccino AstraZeneca dopo il decesso di un insegnante

Da domani zona rossa su tutto il territorio regionale. Oggi 1530 nuovi contagi pari al 10% dei 15.288 tamponi eseguiti


TORINO Il pasticcio del vaccino AstraZeneca prima sospeso in Piemonte per un paio d’ore e poi riammesso ad eccezione del lotto incriminato ABV5811 dopo il decesso di un insegnante di musica di Biella a chi era stata somministrata una dose del lotto del vaccino AstraZeneca. Il bollettino dei contagi non proprio edificante: 1.530 nuovi casi di persone risultate positive al Covid 19 pari al 10 dei 15.288 tamponi eseguiti. Tutto questo alla vigilia della zona rossa che entrerà in vigore da domani lunedì 15 marzo al 6 aprile. È stata comunque una domenica di passione. Ma anche di passeggiate ordinate con le persone che hanno preso d’assalto piazze giardini il parco del Valentino e le vie del centro di una Torino sempre più frastornata inerme e rassegnata. LA ZONA ROSSA cosa prevede Chiusi i bar e i ristoranti. Consentito l’asporto da ristorante e enoteche fino alle ore 22 dai bar fino alle ore 18. Consentita la consegna a domicilio. Chiusi i parrucchieri e i centri estetici. Chiuse le scuole. Sospese le attività in presenza per ogni ordine e grado chiusi pure i servizi educativi per l’infanzia. Aperti i mercati con attività dirette alla vendita di soli generi alimentari prodotti agricoli e florovivaistici. Garantiti i servizi essenziali: farmacie alimentari negozi di informatica elettronica biancheria intima abbigliamento per bambini. Non si può uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro salute e urgenza. È vietato andare nelle seconde case anche se sono in fascia gialla e arancione. IL PASTICCIO DEL VACCINO ASTRAZENECA Alle ore 14:04 l’ufficio stampa della giunta regionale del Piemonte invia questo comunicato. A seguito della morte avvenuta nelle scorse ore a Biella di un docente a cui nella giornata di ieri era stato somministrato il vaccino AstraZeneca in attesa degli esiti dei riscontri per verificare l’eventuale nesso di causa in via precauzionale il commissario dell Area giuridico amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte Antonio Rinaudo ha disposto immediatamente la sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i dovuti accertamenti sul lotto coinvolto. È stata subito convocata la Commissione piemontese sulla farmaco vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge. Si riunirà nel pomeriggio. Si tratta specifica l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini . Alle ore 15:49 arriva la rettifica sempre da parte della Regione Piemonte. Sono riprese regolarmente in Piemonte le somministrazioni di vaccino AstraZeneca dopo la sospensione precauzionale di un paio d’ore finalizzata a individuare e isolare il lotto del quale faceva parte la dose somministrata all’insegnante biellese deceduto. Il lotto è stato individuato e proseguono ora regolarmente le somministrazioni di vaccini AstraZeneca appartenenti a lotti diversi in attesa delle decisioni dell’Aifa e della Commissione piemontese per la farmaco vigilanza che è stata già convocata. Lo comunica l’Unità di crisi della Regione Piemonte . LA SITUAZIONE DEI CONTAGI Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.530 nuovi casi di persone risultate positive al Covid 19 di cui 137 dopo test antigenico pari al 10 dei 15.288 tamponi eseguiti di cui 6.875 antigenici. Dei 1.530 nuovi casi gli asintomatici sono 574 35 7 . I casi sono così ripartiti: 176 screening 868 contatti di caso 486 con indagine in corso per ambito: 25 RSA Strutture Socio Assistenziali 144 scolastico 1.361 popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 277.507 così suddivisi su base provinciale: 23.323 Alessandria 13.549 Asti 9.079 Biella 37.977 Cuneo 21.453 Novara 147.783 Torino 10.475 Vercelli 10.423 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.291 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.154 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 267 16 rispetto a ieri . I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.886 96 rispetto a ieri . Le persone in isolamento domiciliare sono 26.499 I tamponi diagnostici finora processati sono 3.324.123 1.530 rispetto a ieri di cui 1.251.324 risultati negativi. I DECESSI DIVENTANO 9.663 Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid 19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte di cui nessuno verificatosi oggi si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid . Il totale è ora di 9.663 deceduti risultati positivi al virus così suddivisi per provincia: 1.440 Alessandria 609 Asti 389 Biella 1.142 Cuneo 797 Novara 4.439 Torino 436 Vercelli 325 Verbano Cusio Ossola oltre a 86 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte. 238.192 PAZIENTI GUARITI I pazienti guariti sono complessivamente 238.192 552 rispetto a ieri così suddivisi su base provinciale: 20.575 Alessandria 12.196 Asti 8.091 Biella 32.352 Cuneo 18.550 Novara 125.663 Torino 8.731 Vercelli 9.045 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.149 extraregione e 1.840 in fase di definizione.

 14 marzo, 2021
Cronaca Piemonte Zona Rossa: da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile. Indice Rt a 1,41

Piemonte Zona Rossa: da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile. Indice Rt a 1,41

L’elenco delle restrizioni e delle misure: cosa si può e cosa non si può fare


TORINO Da lunedì il Piemonte sarà ufficialmente in zona rossa. Il decreto sarà in vigore dal 15 marzo al 6 aprile. Oggi è stato approvato il nuovo decreto dal Consiglio dei Ministri che introduce misure più restrittive e regole rigide nella determinazione dei colori assegnati a ciascuna regione. LA ZONA ROSSA cosa prevede Chiusi i bar e i ristoranti. Consentito l’asporto da ristorante e enoteche fino alle ore 22 dai bar fino alle ore 18. Consentita la consegna a domicilio. Chiusi i parrucchieri e i centri estetici. Chiuse le scuole. Sospese le attività in presenza per ogni ordine e grado chiusi pure i servizi educativi per l’infanzia. Aperti i mercati con attività dirette alla vendita di soli generi alimentari prodotti agricoli e florovivaistici. Garantiti i servizi essenziali: farmacie alimentari negozi di informatica elettronica biancheria intima abbigliamento per bambini. Non si può uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro salute e urgenza. È vietato andare nelle seconde case anche se sono in fascia gialla e arancione già a partire da domani come prevede un’ordinanza regionale emanata dal governatore Cirio. LA SITUAZIONE DEI CONTAGI Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.929 nuovi casi di persone risultate positive al Covid 19 di cui 369 dopo test antigenico pari al 9 9 dei 29.675 tamponi eseguiti di cui 17.462 antigenici. Dei 2.929 nuovi casi gli asintomatici sono 914 31.2 . I casi sono così ripartiti: 310 screening 1.663 contatti di caso 956 con indagine in corso per ambito: 47 RSA strutture socio assistenziali 246 scolastico 2.636 popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 273.818 così suddivisi su base provinciale: 23.116 Alessandria 13.496 Asti 9.013 Biella 37.417 Cuneo 21.022 Novara 145.756 Torino 10.248 Vercelli 10.328 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.280 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.142 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 247 4 rispetto a ieri . I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.684 79 rispetto a ieri . Le persone in isolamento domiciliare sono 24.708 I tamponi diagnostici finora processati sono 3.277.164 29.675 rispetto a ieri di cui 1.238.059 risultati negativi. I DECESSI DIVENTANO 9.632 Sono 28 i decessi di persone positive al test del Covid 19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte di cui 1 oggi si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid . Il totale è ora di 9.632 deceduti risultati positivi al virus così suddivisi per provincia: 1.438 Alessandria 609 Asti 388 Biella 1.137 Cuneo 796 Novara 4.418 Torino 436 Vercelli 324 Verbano Cusio Ossola oltre a 86 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte. 236.547 PAZIENTI GUARITI I pazienti guariti sono complessivamente 236.547 1267 rispetto a ieri così suddivisi su base provinciale: 20.492 Alessandria 12.128 Asti 8.047 Biella 32.140 Cuneo 18.394 Novara 124.794 Torino 8.626 Vercelli 8.942 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.147 extraregione e 1.837 in fase di definizione.

 12 marzo, 2021
Cronaca Piemonte Zona Rossa: da domani o da lunedì fino a Pasqua? Indice Rt a 1,41

Piemonte Zona Rossa: da domani o da lunedì fino a Pasqua? Indice Rt a 1,41

L’elenco delle restrizioni: cosa si può e cosa non si può fare. Braccio di ferro fra Governo e Regione


TORINO Il problema non è se il Piemonte diventerà zona rossa ma quando. Da domani o da lunedì? Quando scatteranno le nuove restrizioni? Il dilemma sarà risolto questa mattina durante la conferenza Stato Regioni al termine di un lungo braccio di ferro che va avanti ormai da diversi giorni. Chiudere tutto e subito o aspettare lunedì? I numeri emersi dall’ultimo report settimanale del ministero della Salute sono impietosi non lasciano scampo al Piemonte: il famigerato indice Rt è a 1 41 superiore a 1 25 è automatico il passaggio in zona rossa . Aumentano contagi e focolai. Purtroppo non i vaccinati. Sospesa anche in Piemonte la somministrazione del lotto sospetto di AstraZeneca 17 mila dosi . Al momento non è stata segnalata alcuna criticità particolare prosegue il monitoraggio già attivo per la verifica di eventuali reazioni avverse hanno fatto sapere dall’Unità di crisi della Regione Piemonte. LA ZONA ROSSA cosa prevede Chiusi i bar e i ristoranti. Consentito l’asporto da ristorante e enoteche fino alle ore 22 dai bar fino alle ore 18. Consentita la consegna a domicilio. Chiusi i parrucchieri e i centri estetici. Chiuse le scuole. Sospese le attività in presenza per ogni ordine e grado chiusi pure i servizi educativi per l’infanzia. Aperti i mercati con attività dirette alla vendita di soli generi alimentari prodotti agricoli e florovivaistici. Garantiti i servizi essenziali: farmacie alimentari negozi di informatica elettronica biancheria intima abbigliamento per bambini. Non si può uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro salute e urgenza. È vietato andare nelle seconde case anche se sono in fascia gialla e arancione. LA SITUAZIONE DEI CONTAGI Ieri giovedì 11 marzo l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.322 nuovi casi di persone risultate positive al Covid 19 di cui 370 dopo test antigenico pari all 8 2 dei 28.322 tamponi eseguiti di cui 16.300 antigenici. Dei 2.322 nuovi casi gli asintomatici sono 790 35.4 . I casi sono così ripartiti: 401 screening 1.191 contatti di caso 730 con indagine in corso per ambito: 46 RSA strutture socio assistenziali 229 scolastico 2.047 popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 270.889 così suddivisi su base provinciale: 22.960 Alessandria 13.436 Asti 8.954 Biella 36.913 Cuneo 20.914 Novara 144.014 Torino 10.111 Vercelli 10.202 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.276 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.109 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 243 1 rispetto a ieri . I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.605 73 rispetto a ieri . Le persone in isolamento domiciliare sono 23.157 I tamponi diagnostici finora processati sono 3.247.489 28.322 rispetto a ieri di cui 1.230.722 risultati negativi. I DECESSI DIVENTANO 9.604 Sono 42 i decessi di persone positive al test del Covid 19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte di cui 2oggi si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid . Il totale è ora di 9.604 deceduti risultati positivi al virus così suddivisi per provincia: 1.433 Alessandria 608 Asti 387 Biella 1.134 Cuneo 794 Novara 4.405 Torino 433 Vercelli 324 Verbano Cusio Ossola oltre a 86 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte. 235.280 PAZIENTI GUARITI I pazienti guariti sono complessivamente 235.280 952 rispetto a ieri così suddivisi su base provinciale: 20.369 Alessandria 12.084 Asti 8.014Biella 31.985 Cuneo 18.335 Novara 124.079 Torino 8.559 Vercelli 8.883 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.143 extraregione e 1.829 in fase di definizione. Sono 12.384 tra cui 6.955 ultraottantenni le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte dato delle ore 17.35 . A 2.839 è stata somministrata la seconda dose. LE VACCINAZIONI Sono 12.384 tra cui 6.955 ultraottantenni le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte dato delle ore 17.35 . A 2.839 è stata somministrata la seconda dose. Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 537.619 dosi delle quali 160.859 come seconda corrispondenti all 77 8 delle 691.200 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è inferiore a quella di mercoledì 10 marzo in quanto il totale comprende le 47.100 dosi di AstraZeneca consegnate appunto mercoledì 10 marzo. Redazione

 12 marzo, 2021
Cronaca Una volpe femmina è stata trovata sui binari dello scalo ferroviario di Chivasso e portata in salvo

Una volpe femmina è stata trovata sui binari dello scalo ferroviario di Chivasso e portata in salvo

L'animale è in pessime condizioni di salute, attualmente si trova in cura presso il Centro Animali non Convenzionali di Grugliasco


Una volpe femmina in cattive condizioni di salute è stata trovata ieri sui binari dello scalo ferroviario di Chivasso e portata in salvo. Ad un primo esame l’animale la cui presenza sui binari era stata segnalata da alcuni cittadini presentava una congiuntivite purulenta bilaterale era affetto da una grave disidratazione e da mioclonie cioè da contrazioni muscolari involontarie. Solo l’esito degli accertamenti e delle cure a cui viene sottoposto al Centro Animali non Convenzionali di Grugliasco potrà stabilire se l’animale sarà in grado in futuro di tornare a vivere in natura. Dobbiamo ringraziare gli operatori e i sanitari del CANC per la loro preziosa opera che oltre a tutelare la fauna selvatica valorizza il ruolo dei cittadini che segnalano le situazioni di pericolo in cui possono venirsi a trovare gli animali anche in contesti urbani sottolinea la Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna e della flora Barbara Azzarà. Il salvataggio della Volpe a Chivasso rientra tra gli interventi previsti dalla convenzione attivata dalla Città Metropolitana che vede l impegno diretto della Struttura didattica speciale Veterinaria dell Università di Torino per il recupero in campo della fauna selvatica oltre che del personale della Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città metropolitana. Il CANC ha sede in largo Braccini 2 a Grugliasco e cura il servizio per conto della Città Metropolitana. Il servizio Salviamoli Insieme on the road è attivo 24 ore su 24 sulle linee telefoniche 349 4163385 e 3666867428

 10 marzo, 2021
Cronaca Covid: l’Unita di Crisi ha comunicato 2.018 nuovi casi su 28.183 tamponi, pari al 7,2%. Bollettino del 9/3

Covid: l’Unita di Crisi ha comunicato 2.018 nuovi casi su 28.183 tamponi, pari al 7,2%. Bollettino del 9/3

“Molto probabile che il Piemonte da lunedì sarà zona rossa” così l’assessore alla sanità Icardi. Terapie intensive allo stremo


TORINO La situazione è degenerata. I dati sono negativi. Da lunedì prossimo è molto probabile che entreremo in zona rossa. Domani sera avremo l elaborazione dei dati e mercoledì mattina potremo fare una proiezione. Però è probabile che avvenga L ha preannunciato l assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi. Inoltre da domani a Torino e in tutto il Piemonte non sarà consentito l utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport all interno di parchi ville e giardini pubblici. L’obiettivo è evitare assembramenti e limitare i contagi perch sul territorio locale sta prendendo piede la variante inglese. LA SITUAZIONE DEI CONTAGI Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.018 nuovi casi di persone risultate positive al Covid 19 di cui 463 dopo test antigenico pari al 7 2 dei 28.183 tamponi eseguiti di cui 16.565 antigenici. Dei 2.018 nuovi casi gli asintomatici sono 757 37.5 . I casi sono così ripartiti: 383 screening 1.059 contatti di caso 576 con indagine in corso per ambito: 31 RSA strutture socio assistenziali 175 scolastico 1.812 popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 266.481così suddivisi su base provinciale: 22.754 Alessandria 13.306 Asti 8.860 Biella 36.170 Cuneo 20.539 Novara 141.534 Torino 9.938 Vercelli 10.041 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.256 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.077 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 228 11rispetto a ieri . I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.432 61rispetto a ieri . Le persone in isolamento domiciliare sono 21.109 I tamponi diagnostici finora processati sono 3.195.409 28.183 rispetto a ieri di cui 1.215.154risultati negativi. I DECESSI DIVENTANO 9.533 Sono 22 i decessi di persone positive al test del Covid 19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte di cui 1 oggi si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid . Il totale è ora di 9.533deceduti risultati positivi al virus così suddivisi per provincia: 1.425 Alessandria 606 Asti 385 Biella 1.124 Cuneo 792 Novara 4.363 Torino 431 Vercelli 321 Verbano Cusio Ossola oltre a 86 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte. 232.083 PAZIENTI GUARITI I pazienti guariti sono complessivamente 233.179 1096 rispetto a ieri così suddivisi su base provinciale: 20.187 Alessandria 12.022 Asti 7.974Biella 31.699 Cuneo 18.182 Novara 122.949 Torino 8.473 Vercelli 8.741 Verbano Cusio Ossola oltre a 1.136 extraregione e 1.816 in fase di definizione.

 9 marzo, 2021
Cronaca Festa della donna: per l’8 marzo l’ospedale Mauriziano regala un profumo alle proprie pazienti

Festa della donna: per l’8 marzo l’ospedale Mauriziano regala un profumo alle proprie pazienti

BENE-ESSERE: un kit esperienziale “wellness box” di doni che sa di buono e di pulito in regalo alle donne ricoverate


TORINO Si chiama Il profumo di bene ed è il profumo che l ospedale Mauriziano di Torino regalerà alle proprie pazienti accompagnato da un kit esperienziale di prodotti foto credits: Plastikwombat in occasione della prossima Festa della donna. Un essenza del pulito buono del bucato di casa ma con un tocco raffinato in più: la nuova fragranza firmata Antonella Bondi Immersive Experiences ha forza evocativa così potente da meritarsi un iniziativa particolare in grado di farne manifestare appieno la capacità emozionale. Così Il profumo di bene diverrà protagonista del primo passo di un bel progetto benefico: sarà infatti parte principale di un kit chiamato Wellness box che verrà donato il prossimo 8 marzo a chi è degente presso l ospedale Mauriziano. Così quando l inizio della primavera sarà vicina le pazienti ricoverate nei reparti del Mauriziano riceveranno un regalo inatteso. Il kit loro destinato comprenderà appunto Il profumo di bene in flacone spray per lenzuola e ambiente da 15 ml e poi anche altri cadeaux: un gel igienizzante per le mani in flacone da 50 ml Mon Cheri orgoglio piemontese coinvolto nel progetto al pari della torinese Lavazza che regalerà pacchetti di caffè macinato nuovo nato i Tierra Wellness un caffè speciale con una ridotta quantità di cere e minore acidità a tutto benessere . Sarà donata anche un altra esperienza olfattiva sempre firmata AB Immersive Experiences: un flacone da 15 ml di Crumble di cioccolato e ciliegia che fa parte della linea Food fragrances. Abbiamo studiato e realizzato una fragranza a base di biancheria appena stesa il bucato della nonna in giardino con la brezza di agrumeti intorno. Abbiamo pensato allora di proporlo come coccola al Mauriziano spiega Antonella Bondi architetto di esperienze olfattive che realizza da anni fragranze 100 naturali utilizzando essenze preziose e rare combinate per dar vita a prodotti originali destinati fino ad oggi agli chef per le loro creazioni in cucina ai mixologist per la sperimentazione nei cocktail agli interior designer per arricchire l esperienza degli ospiti in hotel e resort di lusso ed anche a molti brand per identificare prodotti e servizi e dare forma fisica ai propri valori. Coinvolto sarà anche il professor Vincenzo Russo coordinatore del Centro di Ricerca di Neuromarketing Behavior and Brain Lab IULM a Milano. Commenta: Credo che si possa e sia interessante misurare la reazione emotiva al profumo e confrontarla con benchmark o altri odori tipici da ospedale. Stiamo già progettando esperimenti in tal senso . L 8 marzo sarà l esordio delle ABImmersive Experiences nel settore ospedaliero: Per la prima volta al mondo s interviene con una coccola riservata al paziente . Vogliamo dare attenzione al suo aspetto emozionale e supporto a quello emotivo attraverso il percorso olfattivo che abbiamo realizzato e che è stato apprezzato e approvato dal Direttore sanitario dell’ospedale Mauriziano dottoressa Maria Carmen Azzolina medico e donna estremamente sensibile ed attenta alle esigenze dei degenti. Lo stesso apprezzamento arriva da chi vive il proprio tempo a fianco dei pazienti come la dottoressa Tiziana Claudia Aranzulla cardiologa che dedica attenzione speciale alle donne. E così anche lo stesso Direttore generale Maurizio Dall’Acqua che ha accolto favorevolmente l’iniziativa in quanto inquadrabile nell’ambito dei progetti sull’umanizzazione. Non a caso la data scelta per questa prima assoluta è l 8 marzo festa della donna. L iniziativa riguarderà inizialmente l universo femminile per poi estendersi a tutti i pazienti dell ospedale. Verrà infatti attivata una sorta di adozione a distanza del Profumo di bene per poter offrire la possibilità a chiunque di acquistare virtualmente un kit da donare a chi vive un momento difficile come segno di solidarietà. Quello del Mauriziano di Torino è solo l inizio di un percorso il format potrà essere successivamente esteso altrove cominciando da un altro importante ospedale italiano il pediatrico Meyer a Firenze polo d eccellenza nel campo delle cure destinate ai più piccoli. Come racconta la giornalista e scrittrice Camilla Baresani: Quando desideriamo solo chiudere gli occhi e riposare quando siamo preoccupati e cerchiamo una distrazione immediata quando qualche parte del corpo ci duole e proviamo a non ascoltarla quando cerchiamo sollievo e distrazione ma senza la forza di far nulla semplicemente da seduti o sdraiati ecco Ecco è allora che un profumo un aroma una fragranza ci permette di sognare da svegli di innescare i ricordi i sogni i desideri. La scatola magica che è dentro di noi comincia a produrre immagini suscitate dall’olfatto. Mi dai una mano a stendere il bucato? . Chi di noi non se l’è sentito chiedere! È un ricordo ancestrale quello della biancheria stesa al sole ad asciugare. Ecco perch compare in tanti film: è un richiamo al sentirsi bambini alla freschezza alla pulizia alla vita che si rinnova. Una sensazione analoga ce la procura il profumo di biscotti della pasta frolla che cuoce ancora per pochi minuti nel forno da cui si sprigiona il suo magico aroma. Chiudete gli occhi spruzzate nell’aria intorno a voi queste fragranze e sognate!

 6 marzo, 2021