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Informazioni in tempo reale: notizie per data

Trend Shopping e sport all'interno di un’unica location? E' quello che propone i Ronchiverdi di corso Moncalieri

Shopping e sport all'interno di un’unica location? E' quello che propone i Ronchiverdi di corso Moncalieri

Decine di marchi e proposte nella Galleria Commerciale del club ai piedi della collina torinese


Esiste un luogo a Torino dove è possibile coniugare lo sport allo shopping. Esatto. Si tratta dei Ronchiverdi di corso Moncalieri 466 il club immerso nel verde ai piedi della collina torinese che grazie ai suoi ampi spazi propone al suo interno anche una vera e propria Galleria Commerciale composta da decine di vetrine dei marchi più prestigiosi di abbigliamento bigiotteria cancelleria prodotti per la cura del corpo. Una mini via Roma allestita dalla hall del club e lungo il corridoio principale che porta all area bar e al ristorante Elements. E così dopo un allenamento in piscina una lezione in palestra una partita a tennis gli ospiti e i soci hanno la possibilità di dedicarsi alle compere senza doversi necessariamente spostare in città con l auto o con i mezzi. E non è tutto periodicamente la Business Lounge dei Ronchiverdi che affaccia sulla piscina estiva con le sue ampie vetrate si trasforma in una boutique grazie ai tanti Open House di abbigliamento ma non solo che vengono allestiti al suo interno. L ultimo ma solo in ordine d i tempo si è tenuto il 1 marzo e ha visto protagonista la linea di abiti jeans giacche e completi di YaYa il negozio online che si è temporaneamente trasferito fra le pareti del club. Shopping e sport ovvero benessere per il corpo coccole per lo spirito.

 1 marzo, 2023
Trend BNI Oltrepo compie i suoi primi 15 anni di successi in affari

BNI Oltrepo compie i suoi primi 15 anni di successi in affari

Alla cena di gala, organizzata da Ludovico Appendino, tanti nomi illustri del panorama imprenditoriale


E andata in scena giovedì 25 novembre al Circolo della Stampa la cena di gala dedicata ai primi 15 anni della BNI sezione Oltrepo un evento organizzato dalle nuove leve dell’imprenditoria torinese tutti giovani e anche giovanissimi insieme con i membri più anziani. L’obbiettivo comune è quello di confrontarsi e fare rete scambiandosi idee. Un giro di affari che ha superato i 4milioni di euro solo per quest’anno quello della rete BNI torinese. La serata è stata organizzata da Ludovico Appendino che ricopre un ruolo attivo in BNI e nell’azienda di famiglia legata all’automotive. Siamo felici di poter ospitare alcuni nostri coetanei che come noi cercano di creare impresa ha commentato il giovane imprenditore appena trentenne non è vero che Torino è una città depressa e ancorata al passato. Ci sono centinaia di giovani come me e mio fratello che restano qui nella speranza di cambiare le cose. Anche per questo motivo stiamo cercando di creare una rete con altri imprenditori torinesi e non per scambiarci idee e contribuire alla ricchezza della città . La recente indagine realizzata da Kkienn una società specializzata in ricerche sociali e di mercato racconta di una Torino decadente e declinante con scarsa propensione nel valorizzare il merito e legata a stilemi novecenteschi. Tra gli ospiti anche Francesco Farinetti Presidente di Green Pea: Si tratta di un’indagine che non tiene conto della Torino di 20 anni fa. Adesso ci sono tante possibilità per i giovani come gli incubatori che restano un ottimo strumento per le idee delle nuove leve. C’è un nella fetta di start Up digitali che nascono e nasceranno . La nostra città è in continuo fermento ha poi concluso Luigi Massa presidente BNI Oltrepo nonostante la crisi da noi c’è un bel tessuto di imprenditori e professionisti che hanno tanta voglia di fare . Nomi illustri quelli della cena di giovedì oltre a Francesco Farinetti Marco Vittone della Vittone carta che produce packaging alimentare in tutta Italia Pierangelo De Poli titolare di Oikosmargaria la Atrium di None la Lorenzini di Torino e Luigi Massa della Imet Srl.

 27 novembre, 2022
Trend A Torino nasce Hobosìa, la nuova start up che permette di prenotare un hotel a seconda del proprio budget ideata da Giorgio Zaglia

A Torino nasce Hobosìa, la nuova start up che permette di prenotare un hotel a seconda del proprio budget ideata da Giorgio Zaglia

Si tratta di una trattativa online con la quale è solo il cliente a decidere il prezzo


Dall idea geniale del giovane Giorgio Zaglia torinese con un lungo passato nel campo alberghiero la nuova start up che sta letteralmente rivoluzionando il mercato del turismo con l obiettivo di andare incontro alle esigenze commerciali di un settore profondamente toccato dalla crisi dovuta al Covid. Si tratta di Hobosìa il portale di prenotazione alberghiera diverso da qualsiasi altra Online Travel Agency grazie al quale infatti il prezzo finale della camera viene deciso dal cliente attraverso una trattativa on line con i gestori. In sostanza con Hobosìa è l avventore che mette sul piatto della bilancia la cifra a seconda del proprio budget. Un trattiva in grado da un lato di far fronte alle esigente di chi viaggia dall altro di aiutare gli hotel a raggiungere il tutto esaurito occupando last minute le camere invendute in una sorta di asta virtuale. Il tutto attraverso un meccanismo facile e veloce dove nessuno n il cliente n l albergatore rimarrà deluso. Le strutture ricettive non riceveranno tutte le richieste ma solo quelle in linea con la loro disponibilità servizi offerti e budget. In questo modo anche il cliente non avrà modo di procedere alla richiesta di prenotazione se nessuna struttura sarà disposta ad accettare le sue condizioni. Tutte le info inerenti le eventuali registrazioni: [email protected] 39 375 5649624 [email protected].

 25 ottobre, 2022
Trend Visita guidata al Museo dell'Automobile grazie alla radio online di E-sopo

Visita guidata al Museo dell'Automobile grazie alla radio online di E-sopo

Il servizio consente di gestire la comunicazione con i gruppi in visita in modo semplice e rispettoso sia delle norme sanitarie


Il MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile si avvale di E SOPO un nuovo servizio di radio guida online frutto della collaborazione con la start up E sopo gestita da un team di esperti nel settore museale e programmatori software. Il servizio rivolto alle guide consente loro di gestire la comunicazione con i gruppi in visita in modo semplice e rispettoso sia delle norme sanitarie che del contesto museale e degli altri visitatori. Sia le guide che i partecipanti alla visita utilizzano il proprio smartphone su cui non è necessario scaricare alcuna app: serviranno solo un paio di cuffie personali! È possibile accedere al servizio dal sito del MAUTO nella sezione dedicata alle Visite Guidate o sul sito di E SOPO. Oltre ad essere accessibile dal sito del MAUTO E SOPO è altresì disponibile su www.e sopo.com per chiunque ne volesse usufruire guide musei agenzie interpreti . Per ulteriori informazioni sul servizio scrivere a: info@e sopo.com Come funziona? In fase di prenotazione la guida chiede di poter utilizzare il servizio. In biglietteria il giorno della visita le verrà consegnata la password per utilizzare e sopo per due ore e mezza. Condivide il link con i partecipanti alla visita guidata via whatsapp o via mail Inizia la visita! E il visitatore? Riceve il link Inserisce il suo nome e ascolta la visita guidata! E se ha qualche domanda può inviarla via chat alla guida che risponderà non appena possibile.

 1 febbraio, 2022
Trend A Torino nasce Artàporter: la prima piattaforma che supporta lo sviluppo dell’arte emergente

A Torino nasce Artàporter: la prima piattaforma che supporta lo sviluppo dell’arte emergente

La startup ha appena lanciato il sito che permette il matching tra rete di artisti ed esercenti, bar, ristoranti, studi professionali e negozi affiliati


Se ti colpisce un quadro al ristorante puoi pagarlo e portarlo via con te. A Torino si può con Artàporter: la prima piattaforma che supporta lo sviluppo dell’arte emergente per renderla accessibile a tutti ripensandone i luoghi comuni . La startup ha appena lanciato il sito www.artaporter.it che permette il matching tra rete di artisti ed esercenti bar ristoranti studi professionali e negozi affiliati per accogliere l’arte nei propri spazi. Un’opera con cornice rossa sotto braccio è il simbolo di Artàporter il progetto nato da un’idea di Massimo Gioscia e Dario Ujetto insieme a due giovani co founders Savio Musicco e Alyona Kosareva sostenuto da Pierangelo Decisi Emanuele Buscaglione e Gaetano Coppola attraverso l’incubatore di imprese ISC Innovation Square Center e che ha aderito a Torino Social Impact. L’idea prende il via dall’esigenza di ripensare i luoghi comuni dell arte ovvero dalla capacità delle città di creare gallerie urbane con nuovi itinerari turistici legati all’arte. Non solo spazi pubblici ma anche spazi privati a partire dalla rete di commercianti che amano l’arte e vogliono mettere a disposizione le proprie pareti per l’esposizione delle opere. Artàporter nasce come società benefit per aumentare l’accessibilità del mondo dell’arte in spazi diversi e non solo attraverso musei e gallerie per renderla il più possibile fruibile e perch no acquistabile anche in un locale e collezionabile da tutti gli amanti dell’arte. Un progetto phygital’ che consente non solo il matching online fra artisti e negozianti ma anche la nascita di touch point capillari host attraverso cui veicolare l’arte diffusa con innovativi Artàporter District o distretti d’arte che richiamano le grandi capitali europee di Berlino o Londra creando nuovi spazi artistici mappati in tutta la città. L’obiettivo è quello di portare la bellezza ovunque con l’idea di poter riscoprire una città nel segno dell’arte. Sono già 15 i locali aderenti a Torino che riportano all’esterno del proprio locale la vetrofania Artàporter. Prende il via una vera e propria prossimità di quartiere dell’arte con una rete sempre più ampia e diffusa di locali coinvolti per aumentare anche l’affluenza di vie e negozi non solo del centro storico ma anche di periferia e cintura. Nasce così a Torino il primo circuito e la prima piattaforma gratuita al mondo in grado di restituire all’artista il 100 del valore dell’opera grazie a un modello di economia circolare che sfrutta il principio della condivisione attraverso una piattaforma web facilmente utilizzabile da smartphone. La mappa dei locali aderenti è visualizzabile attraverso la geolocalizzazione che permette agli amanti dell’arte di scegliere se cenare o pernottare in un locale che espone arte. Nascono così anche le prime storie di Artàporter: sono già saliti a bordo del progetto pittori astrattisti come Antonio Palmisani Nico Biso e Norman Sgrò ma anche artisti digitali come Milena Petrelli in arte Muso e Renato Muzzin. Spazio anche alla fotografia con Sauar e ai neosurrealisti con Riccardo Fissore e Angelo Franco senza dimenticare street artist come Morb Plagio e il collettivo Rockmantic. Tante storie anche al femminile grazie alla partecipazione di giovani artiste come Elisa Bonotti Roberta N9VE Chiara Gobbo e Lorenza Maddalena e infine una partecipazione speciale con l’artista newyorkese Frank Denota tra i fondatori del Movimento GANT che ha collaborato con i più grandi artisti pop come Andy Wharol e Keith Haring.

 27 gennaio, 2022
Trend La Giorgio Risi compie i suoi primi 25 anni nel mondo della produzione di spot pubblicitari

La Giorgio Risi compie i suoi primi 25 anni nel mondo della produzione di spot pubblicitari

Tanti i clienti illustri che si sono affidati alla creatività dell'imprenditore torinese: “Questo è un mestiere che ti stimola"


Venticinque anni è un primo traguardo importante soprattutto considerando il contesto storico ne l quale si sono collocati. Abbiamo veramente visto il mondo prendere derive pericolose e mercati vacillare in molte aree di business inclusa la nostra. La sopravvivenza all’interno di qu esti complessi scenari è legata principalmente all’intuizione alla sorte e come dicono gli inglesi right time right place . E’ ovvio che devi essere pronto a riprogettare e riorganizzare idee e pensieri di fronte ai continui cambiamenti sono le parole di Giorgio Risi fondatore dell omonima casa di produzione torinese che compi e i suoi primi 25 anni di vita e tira le somme di un lungo percorso in continua crescita. L’azienda infatti è oggi un importante punto di riferimento nel mondo della pubblicità e della comunicazione una vera eccellenza piemontese e non solo che nel corso degli anni ha consolidato rapporti con clienti di fama nazionale ed internazionale quali: Ferrero Iveco Mondadori Vergnano Buffetti solo per citarne alcuni. Una realtà sempre pronta a guardare avanti dinamica ed efficiente: una squadra di professionisti capaci di risponde re in modo preciso e puntuale alle richieste di un mercato in continua e rapida evoluzione. In Lungo Dora Colletta a Torino e nella sede milanese di via Antonio Borgese ogni anno centinaia di progetti vengono condivisi con agenzie aziende e professionisti del settore progetti che prendono forma per poi approdare in tv in radio e nel web: una macchina produttiva e post produttiva a tutto tondo che conta su un organico di una quindicina di persone di comprovata esperienza. Non credo ci sia una formula magica. Credo piuttosto che unire insieme idee e progetti sia pura alchimia. Il segreto per crescere? Ascoltare e avere l’umiltà di imparare soprattutto da diverse dalla tua. Credo che tutti abbiano qualche cosa da dire e da dare quando vivono delle proprie passioni giovani e vecchi nessuno escluso. Questo è un mestiere che ti stimola ti appassiona ti fa mettere in gioco ad ogni puntata e ad ogni partita . Il mio team è davvero straordinario e lo dico con grande orgoglio: energia pura pensiero e dinamica un mix perfetto di idee e d’azione sempre pronto ad accettare nuove sfide. Il mio più grande ringraziamento va a loro unito ovviamente a tutti quelli che nel corso di questi 25 anni mi hanno aiutato a crescere e consolidare questa realtà regalandomi il grande privilegio di coronare questo meraviglioso sogno conclude Risi.

 6 dicembre, 2021
Trend Tutti pazzi per il vintage di Fané, la boutique presa d'assalto online ha una nuova sede

Tutti pazzi per il vintage di Fané, la boutique presa d'assalto online ha una nuova sede

Il negozio di Maurizio Bray in via Gaudenzio Ferrari 4, all'ombra della Mole Antonelliana


Fanè ovvero la mania del vintage che ha spinto gli acquirenti a dedicarsi anche allo shopping online. Questo è accaduto durante il lockdown quando il fondatore del negozio torinese Maurizio Bray ha deciso di aprire il suo e commerce. Un successo che lo ha spinto oggi Bray ad abbandonare lo spazio di co working per aprire un negozio tutto suo e fare così contenti gli appassionati. Il locale è in via Gaudezio Ferrari 4 a pochi passi dalla Mole. Fan si reinventa così in uno spazio completamente nuovo suddiviso in tre ambienti con tre colori e tre mondi diversi: il blu per la Wunderkammer una vera stanza delle meraviglie il rosa per la sala da pranzo dove verrà ospitato fino a Natale il temporary shop di Pastiglie Leone il verde per il salotto. Un percorso attraverso piccoli tesori dal 1700 agli anni ’70. In vendita pezzi di modernariato collezioni d’epoca oggetti spesso antichi capaci di racchiudere molteplici forme di bellezza. Porcellane mobili stoviglie lampade e quadri: una selezione particolare fatta di cose insolite e rare ognuna con la propria personalità la propria storia capace di andare oltre l’oggetto in s .

 7 ottobre, 2021
Trend Nasce a Torino l'algoritmo che ti ricostruisce l'immagine e il curriculum sul web

Nasce a Torino l'algoritmo che ti ricostruisce l'immagine e il curriculum sul web

Si tratta della Legal Web Reputation, l'agenzia fondata dall'avvocato Luca Olivetti e dalla ex Pupa, la dottoressa Maria Teresa Lombardo


Nasce da Torino l’algoritmo che ti può rifare i connotati . Soprattutto quando questi si associano a condanne penali o civili in grado rovinare per sempre la reputazione di una persona quando non ci si può appellare al diritto all oblio. Errori grandi o piccoli ma indelebili nel curriculum di un individuo soprattutto oggi quando con il web la vita di chiunque è a disposizione del pubblico. Niente paura quindi grazie alla Legal Web Reputation ci si può rifare un’immagini a proprio piacimento. Ad occuparsene sono l’avvocato Luca Olivetti fondatore di uno degli studi legali più noti sotto la Mole e Maria Teresa Lombardo 31 anni oggi esperta in comunicazione digitale e marketing con tanto di laurea in Economia e specializzazione ma ieri pupa della trasmissione La Pupa e il Secchione di Canale 5. Una ex pupa diventata secchiona quindi che dopo la sua esperienza personale ha voluto mettere le sue competenze a disposizione di chi desidera nascondere certe notizie a favore di altre. Quando uscii dalla trasmissione dieci anni fa e mi iscrissi all’università fu molto complicato spiega la Lombardo . I compagni si passavano le mie foto sui telefonini e nessuno mi prendeva sul serio. E’ in quel momento che sentii il bisogno di cambiare il mio passato sul web non per cancellarlo e rinnegarlo ma almeno per renderlo meno evidente . Fu grazie all’incontro con l’avvocato Olivetti e con alcuni allievi del Politecnico che una volta messo a punto l’algoritmo dei miracoli nacque la Legal Web Reputation. Ecco come funziona: Il nostro compito è quello di costruire nuove notizie reali dei nostri clienti o modificare quelle esistenti giocando con le parole chiave a quel punto l’algoritmo agisce diffondendo queste news aumentando le visualizzazioni fino a nascondere e mettere in second o piano quelle vecchie . In sostanza le malefatte non avranno più la stessa visibilità e il cliente si sarà almeno sul web ripulito il profilo. Anche nei casi di gravi crimini? Beh in quei casi non è così semplice e forse opportuno continua Olivetti se sei un serial killer i miracoli non si possono fare . Mentre è facilissimo aiutare persone quasi tutte famose e importanti a provare a distogliere l’attenzione pubblica sui propri errori e continuare a fare una vita quasi normale. Il nome di qualche cliente? Non possiamo ovviamente farlo ma le assicuro che si tratta di gente molto molto importante di cui magari oggi lei ha letto qualche bella notizia sul web . Un gioco da ragazzi. La Legal Web Reputation ha sede a Torino in corso Duca degli Abruzzi 14

 12 giugno, 2021
Trend Happy Birthday Mole Antoneliana, 132 anni oggi portati alla grande

Happy Birthday Mole Antoneliana, 132 anni oggi portati alla grande

“Lo sapevi che” il 10 aprile 1889 aprirono le porte di quello che poi è diventato il simbolo di Torino. Aneddoti e curiosità


TORINO Happy Birthday Mole Antoneliana. Buon compleanno: 132 anni oggi e non sentirli portati alla grandissima. Il 10 aprile 1889 per la prima volta si aprirono le porte di quello che sarebbe poi diventato il simbolo della nostra meravigliosa città. La sua storia è affascinante. Ebbe inizio nel 1862 quando la comunità ebraica torinese commissionò il lavoro all’architetto Alesaandro Antonelli. Doveva essere una sinagoga. Dopo appena 6 anni l’edificio 70 metri venne consegnato ma non suscitò il gradimento della comunità ebraica che lo vendette al Comune di Torino e acquistò un altro terreno a San Salvario dove venne costruita la sinagoga ancora oggi luogo di riferimento della comunità ebraica. Nel frattempo i lavori della Mole continuarono e il 10 aprile 1889 si aprirono ufficialmente le porte con i suoi 167 5 metri di altezza dove domina Torino diventando la costruzione in muratura più alta d’Europa. Oggi è la sede del meraviglioso Museo Nazionale del Cinema il quale si sviluppa a spirale verso l’alto su più livelli espositivi dando vita a una presentazione spettacolare delle sue straordinarie collezioni e ripercorrendo la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri in un suggestivo itinerario interattivo. All’interno della Mole si trova il velocissimo ascensore panoramico trasparente rinnovato nel 1999 ancora oggi permette di salire fino al tempietto a 85 metri d’altezza per ammirare la straordinaria vista sulla città e sull’arco alpino che la circonda. Narra la leggenda che salire in cima alla Mole superando così in altezza Palazzo Nuovo ritardi inesorabilmente la fine del percorso di studi degli universitari. Solo pochi temerari hanno sfidato la sorte ammirando sfacciatamente il panorama dalla terrazza della Mole Antonelliana. Quindi attenzione: se non sei ancora laureato a non ti conviene salirci. Anche se..io prima di laurearmi ci ero salita ben 11 volte! Francesca Annicchiarico

 10 aprile, 2021
Trend I Torèt: oltre 800 piccoli toretti color verde che regalano acqua pubblica a residenti e turisti

I Torèt: oltre 800 piccoli toretti color verde che regalano acqua pubblica a residenti e turisti

“Lo sapevi che”: una pillola fra storia, tradizione e leggenda della nostra città


TORINO Un po’ di storia un po’ di tradizione un po’ di leggenda. Di tutto un po’. E’ questa la filosofia di Lo sapevi che un piccolo viaggio virtuale fra i luoghi i monumenti e i simboli della nostra città dove si intrecciano immaginazione racconti aneddoti curiosità magia. Oggi tocca ai Torèt con l’accento rigorosamente sulla e che in piemontese significa toretto cioè piccolo toro uno dei simboli di Torino un pezzo di arredo urbano: si tratta delle tipiche fontanelle pubbliche della Città di Torino color verde bottiglia che come bocchettoni d’acqua hanno una testa di toro. Sono molto particolari perch l’acqua esce dalla testa mentre a terra c’è una griglia di scolo con uno spazio per far dissetare gli animali. L’acqua è assolutamente potabile. C’è chi le fotografa solamente. Chi beve. È comunque un’esperienza. L’ex sindaco Valentino Castellani la notte della sua elezione venne ripreso dalle telecamere festeggiando la vittoria mentre si dissetava da un Torèt. Con il passare del tempo sono diventati anche argomento per armare un simpatico scherzo. Vi porto a bere qualcosa al toro verde . Il turista o gli amici in vista magari per la prima volta nella nostra città si aspettano chissà qualche locale tipico. Ed invece giunti sul posto tutto si risolve con una risata ed una bevuta rigorosamente gratuita di acqua. Il piccolo toro verde compare sempre più spesso nei negozi che promuovo i souvenir di Torino accanto ovviamente a quelli raffiguranti la Mole il grande classico dei gadget. I piccoli toretti dispensano acqua ai turisti e ai torinesi sono poco più di 800 e sono disseminati in tutta la città di Torino. I Torèt sono legati alla rete idrica di Torino per un miglior funzionamento e per evitare lo spreco d’acqua. Alcuni dicono che le fontanelle risalgano alla fine dell’800 altri invece sostengono che siano state installate più presumibilmente all’immediato dopoguerra nei primi anni ’30. Il rapper torinese Willie Peyote uno dei protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo ha intitolato Sindrome di T ret l’album pubblicato nell’ottobre del 2017. Negli scorsi anni è nato un progetto che si chiama I Love Toret che ha come obiettivo quello di mappare tutte le fontanelle della città e offre inoltre la possibilità di adottare gratuitamente uno o più Torèt. È anche stata sviluppata un’applicazione per iPhone iTorèt per poter rintracciare più agevolmente le fontanelle in giro per la città. Un’ultima curiosità sulle fontanelle torinesi riguarda la possibilità di comprarne una da mettere nel proprio giardino identica all’originale presso le Fonderie Lamperti che si occupano della loro produzione. Acquistare una copia di un Torèt costa 1.159 euro più IVA. Non proprio a buon mercato. Ma questo è relativo ci mancherebbe ogni tasca ha una sua peculiarità come ci piace immaginare per ogni Torèt disseminato per la città di Torino. Francesca Annicchiarico

 28 marzo, 2021