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Alla scoperta della realtà virtuale grazie al Sottodiciotto Film Festival

Dal 10 al 14 dicembre la Mole Antonelliana offrirà gratuitamente un immersione nelle nuove tecnologie

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  • dal: 10 dicembre, 2021 al: 6 febbraio, 2022

Alla scoperta della realtà virtuale grazie al Sottodiciotto Film Festival
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Alla scoperta della realtà virtuale grazie al Sottodiciotto Film Festival

Dal 10 al 14 dicembre la Mole Antonelliana offrirà gratuitamente un immersione nelle nuove tecnologie

Un'occasione da non perdere, sia per chi già conosce la realtà virtuale sia - soprattutto - per chi è incuriosito e vuole scoprirla: in sintonia con il tema della 22a edizione, l’intelligenza artificiale, Sottodiciotto Film Festival & Campus inaugura infatti oggi venerdì 10 dicembre una nuova sezione dedicata alla realtà virtuale, Presence.
Gratuitamente vengono offerte al pubblico esperienze immersive, in cui il cinema del futuro incontra i più recenti sviluppi dell’I.A. e in cui vengono proposti film e creazioni artistiche interdisciplinari tra VR e performance live premiati nei più importanti festival internazionali. Le opere presentate utilizzano la grafica, l’animazione, il gaming, il live streaming, il cinema 360° per rendere lo spettatore-utente partecipe di storie e contenuti appartenenti al nostro mondo, alla realtà reale, permettendogli di condividere esperienze e provare sensazioni che appartengono ad altri.

La sezione si compone di due sottosezioni. La prima è costituita dalla rassegna di film The Empathy VR Machine, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e ospitata nelle sale CineVR 1 e 2 della Mole Antonelliana dal 10 al 13 dicembre (dalle 9:00 alle 19.00; durata stimata di ciascuna esperienza circa 30’).

Nella seconda rientrano la Library of Ourselves e il Body Swap, esperienze in VR di cinema e live streaming 360° accompagnate da performance dal vivo. Le due installazioni sono sviluppate dal collettivo spagnolo BeAntoherLab e proposte al pubblico venerdì 10 dicembre allo StudiUmLab di Palazzo Nuovo – Università degli Studi di Torino (dalle ore 14.00 alle 18.30; durata stimata di ciascuna esperienza circa 15’) nell’ambito di un progetto speciale realizzato da Officine Sintetiche e sostenuto dall’Università degli Studi di Torino grazie alla Fondazione CRT, in collaborazione con il Politecnico di Torino.

The Empathy VR Machine
In questa sezione vengono presentati film di animazione in VR in grado di indurre esperienze multi-sensoriali attraverso le quali lo spettatore diventa “presenza” ed entra in profonda empatia con le vite di altre persone, assumendone la prospettiva. Le opere proposte – alcune interattive, altre in 360°, selezionabili liberamente dallo spettatore – elaborano storie all’interno di mondi ricostruiti artificialmente, dove le distinzioni abitualmente percepite tra le cose si dissolvono e dove i confini tra il sé interiore e il mondo esterno diventano permeabili e sfumati.

I film interattivi sono quelli in cui lo spettatore interagisce con lo spazio e con gli oggetti virtuali circostanti. Hanno una durata variabile, a seconda del tempo che lo spettatore dedica alle interazioni. Fanno parte di questo gruppo di film, fruibili attraverso il supporto Oculus Quest 2, Goliath, amara riflessione sulla malattia mentale e sul potere del gioco, guidata dalla voce narrante di Tilda Swinton e modellata sull’estetica e sulle strutture narrative dei videogame, The Hangman at Home, con cui si entra, attraverso cinque storie interconnesse, nelle intimità imbarazzanti di diverse persone, e The Key, un sogno molto particolare che coinvolge lo spettatore in scelte difficili.

Nei film 360° – opere di durata fissa – lo spettatore è immerso in un mondo, ma non interagisce con gli oggetti. In questo gruppo di film, fruibili con il visore (Pico Headseat), rientrano Bodyless, potente racconto di un’infanzia a Taiwan durante il periodo della legge marziale, Delta, che immagina gli sviluppi di strumenti tecnologici del futuro incentrati sull’empatia e l’interconnessione tra specie, Inside Stravinsky, che ci porta nella mente del grande compositore russo, e Notes On Blindness: Into Darkness, dove lo spettatore sperimenta in prima persona la cecità.

Library of Ourselves e Body Swap
Il Festival si avvicina alle nuove frontiere del Future Cinema attraverso la piattaforma torinese Officine Sintetiche presentando allo StudiUmLab i lavori di BeAnotherLab, collettivo interdisciplinare di scienziati e artisti con sede a Barcellona che si dedica ad esplorare la relazione tra identità ed empatia attraverso la tecnologia immersiva e la performance live, allo scopo di generare e sperimentare nuovi modi di narrazione e di percezione di sé e dell’altro.

Entrambi i lavori proposti al pubblico torinese sono basati sulla Machine To Be Another, il sistema, elaborato dal collettivo nel 2014, che, attraverso la combinazione di performance e protocolli di esperimenti neuroscientifici, offre all’utente l’esperienza immersiva di vedere e sentire sé stesso nel corpo di un’altra persona.

Presentata al Festival in prima nazionale, la Library of Ourselves è un archivio in progress di film VR a 360° accompagnati da una performance live che permettono allo spettatore-utente di calarsi nei panni del narratore e di sperimentare dal suo punto di vista quanto viene raccontato. Ogni film VR costituisce una profonda esperienza immersiva multimodale, in cui il cinema 360° si combina con le azioni live di un performer, in modo da coinvolgere tutto il corpo dello spettatore (non solo la vista) e permettergli di entrare in uno stato ancor più profondo di immedesimazione e di empatia con l’altro.

Le embodied narrative contenute nella Library provengono da diverse parti del mondo. Ciascuna della durata di circa dieci minuti, le esperienze immersive proposte si orientano verso un’ampia gamma di temi sociali, tra cui l’immigrazione e la xenofobia, il razzismo, la discriminazione di genere, la violenza della polizia nei Paesi più repressivi. Al Festival, tra gli altri film VR, verranno proposti lo spagnolo SOS Racismo, che comprende quattro storie basate sulle esperienze reali di giovani musulmani costretti ogni giorno, a Barcellona, a confrontarsi con pregiudizi razziali, Jonah, prodotto in Olanda, con cui un transgender condivide il viaggio alla ricerca della sua identità, e Victimario, realizzato nel corso di un workshop con le vittime della repressione paramilitare in Colombia. Accanto alle produzioni estere, verranno proposte anche le esperienze immersive realizzate dal gruppo di studenti del Politecnico e dell’Università di Torino selezionato per partecipare a un project work curato dai BeAnotherLab durante la prima settimana di dicembre.

Il pubblico del Festival avrà anche l’eccezionale possibilità di provare il Body Swap, che consente a due utenti di scambiare l’uno con l’altro le proprie embodied perspectives attraverso un sistema di telecamere e realtà virtuale in live streaming 360°. Quest’esperienza trova la sua applicazione più coinvolgente nel Gender Swap, cioè quando un uomo e una donna sono protagonisti della performance. L’installazione, grazie alla quale si possono esplorare le potenzialità, le dinamiche e le sensazioni di uno scambio di corpo, è stata realizzata con l’intento di promuovere il rispetto reciproco, la comprensione dell’altro, il superamento delle discriminazioni e dei pregiudizi basati sul sesso.

Per le sue realizzazioni, BeAnotherLab ha potuto contare su collaborazioni con istituzioni come il MIT, il Max Planck Institute e l’Université Paris Descartes, oltre che con diverse altre organizzazioni sociali, scientifiche, culturali e artistiche. Il lavoro del collettivo è stato presentato in oltre 25 Paesi, in svariate occasioni e sedi istituzionali; in particolare, alla 70a Assemblea Generale delle Nazioni Unite (USA), alla Bibliothèque publique d’information (Bpi) del Centre Pompidou (Francia), al MACBA (Spagna). È stato premiato, tra gli altri, da Ars Electronica (2014), dal Laval Virtual (2014), dal FastCo Design (2014), dall’European Network of Innovations in Culture and Creativity (2015), dall’European Social Innovation Competition (2016).

MODALITÀ DI ACCESSO: l’accesso alla Library of Ourselves e al Body Swap allo StudiUmLab (via Sant’Ottavio 20, Torino) è gratuito dietro prenotazione obbligatoria sul sito www.sottodiciottofilmfestival.it
Per accedere gratuitamente alla rassegna The Empathy VR Machine al Museo Nazionale del Cinema (via Montebello 20) è necessario munirsi di una contromarca ritirabile al desk informativo del Festival presso il Cinema Massimo. La contromarca, indicante il giorno d’accesso, andrà esibita alla cassa del Museo Nazionale del Cinema, che rilascerà il biglietto d’ingresso.

Comments :
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      17th August, 2019 at 01:25 pm
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