Golosello

Tra 'nduja, vitello tonnato e cortesia: Broccia, vera cucina popolare calabro-piemontese

La trattoria guidata dalla famiglia Zurzolo nasce nel cuore di San Salvario, in via Nizza 39/a

Tra 'nduja, vitello tonnato e cortesia: Broccia, vera cucina popolare calabro-piemontese
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Tra 'nduja, vitello tonnato e cortesia: Broccia, vera cucina popolare calabro-piemontese

La trattoria guidata dalla famiglia Zurzolo nasce nel cuore di San Salvario, in via Nizza 39/a

La Calabria incontra il Piemonte. Dove? Ovviamente nel cuore multietnico di Torino: San Salvario. Qui nasce una cucina squisitamente popolare, che porta la tradizione in tavola, con porzioni abbondanti, contenuti, tovaglie a quadrettoni e soprattutto l'ospitalità calorosa di chi gestisce un locale e accoglie i clienti come se fossero ospiti di casa propria. Esatto, proprio come insegna la vera tradizione calabrese.
👉 Succede da Broccia, trattoria popolare di via Nizza 39/a). Broccia riporta in tavola tutto questo: una trattoria vera, che ha tutte le caratteristiche di quei luoghi d'un tempo, dove ci si sedeva per fare quattro chiacchiere ad alta voce tra un bicchiere di vino, un piatto di pasta gustoso e un amaro della casa. L'animo di Broccia è autenticamente calabrese: la famiglia Zurzolo, che guida sala e cucina, tra cugini, fratelli, cognati, mogli e mariti, arriva da Rosarno, e porta con sé il meglio della cucina di una regione dall'identità gastronomica inconfondibile. 'Nduja, naturalmente, ma anche la fileja, la pasta tipica di alcune zone della Calabria, salumi e formaggi locali o la capra all'aspromontana, preparata e servita nella terracotta. A servire e proporre il tutto una “brigata” professionale e cortese. La sala è capitanata da Kevin, il giovane oste volto del progetto. Accanto a lui Azzurra, sua sorella, e Marco (entrambi in cucina), i suoi cugini Giovanni e Francesco, suo cognato Angelo e la moglie dello chef Diana (in sala). Una famiglia per stare in famiglia.
👉 Ai sapori “di giù”, Broccia unisce curiosamente quelli della terra d'adozione della famiglia: il risultato è un menu totalmente inedito, che ai piatti della Calabria unisce le preparazioni tipiche piemontesi, come il vitello tonnato o i tajarin al ragù, o la bagna caoda tradizionale, che viene servita nel tipico “Fujot” il fronelletto di terracotta che però da Broccia diventa la “S-cionfetta”, in una simpatica nuova nomenclatura calabro-piemontese. Due culture in una unite da un unico messaggio: quello dell’accoglienza e del buon cibo. Un luogo da provare, specie nelle sere in cui si ha voglia di calore e intimità, i cui menù sono alla portata di tutti, cosa che, con i tempi che corrono, certamente non gusta. Il locale propone due menù degustazione, piemontese e calabrese, entrambi a 30 euro, e un menù vegetariano a 25 euro. Un locale “esperienza” per usare un termine tanto in voga oggi dove ognuno si potrà riconoscere (3801855519 )

Comments :
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    Lorenzo Peterson
    15th August, 2019 at 01:25 pm
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    Tammy Camacho
    15th August, 2019 at 05:44 pm
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    Tammy Camacho
    16th August, 2019 at 03:44 pm
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      Lorenzo Peterson
      17th August, 2019 at 01:25 pm
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