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Un giardino sul tetto del Lingotto, il futuro avveniristico dell'ex tempio dell'auto

Il nuovo parco pensile accoglierà dal 16 ottobre al 13 febbraio nove sculture della Fondazione Maeght e MondoMostre

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  • dal: 23 settembre, 2021 al: 25 marzo, 2022

Un giardino sul tetto del Lingotto, il futuro avveniristico dell'ex tempio dell'auto
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Un giardino sul tetto del Lingotto, il futuro avveniristico dell'ex tempio dell'auto

Il nuovo parco pensile accoglierà dal 16 ottobre al 13 febbraio nove sculture della Fondazione Maeght e MondoMostre

La Torino avanguardistica gioca un'altra carta verso il futuro, nel tempio che fu dell'auto, ma molto lontano da essa. Si tratta del “giardino” sul tetto del Lingotto. Grazie all'imminente mostra Fondazione Maeght. Un atelier a cielo aperto a cura di Daniela Ferretti che aprirà al pubblico il 16 ottobre presso la Pinacoteca Agnelli con la collaborazione della Fondazione Maeght e MondoMostre, il nuovo parco pensile del Lingotto accoglie sino al 13 febbraio 2021 nove opere di alcuni dei massimi scultori del Novecento, abitualmente ospitate negli splendidi giardini del celebre museo di Saint-Paul-de-Vence. L’allestimento della mostra e delle sculture è curato da Marco Palmieri. Il parco sul tetto del Lingotto, ricco di oltre 40.000 piante attentamente selezionate e circondato dalla storica Pista, divenuta oggi Pista 500, sperimenta così sin da subito in ogni aspetto la sua vocazione di punto d'incontro tra una concezione innovativa del verde urbano, una gloriosa tradizione industriale e la funzione di custodia e condivisione dell'arte già da molti anni esercitata dalla Pinacoteca Agnelli, ora in grado di proporre ai visitatori anche opere ambientate en plein air.
Le sculture della Fondazione Maeght rappresentano una raffinata scelta di lavori di grandi artisti del secolo scorso, molti dei quali intimi amici della coppia di collezionisti e mercanti d'arte francesi: una scultura e una lamiera di Miró e due bronzi di Zadkine e Jean Arp cui si affiancono opere molto importanti di Riopelle, Claude Viseux, Norbert Kricke e Barbara Hepworth.
Da tempo la Pinacoteca Agnelli si è data la missione di esplorare la tradizione del collezionismo d'arte privato: la mostra dedicata alla raccolta dei coniugi Maeght, di cui le sculture nel parco rappresentano una preziosa anticipazione, prosegue questo itinerario culturale aprendosi grazie a Pista 500 a una visione ancora più ampia, che si intreccia con il tema della memoria storica e dell'innovazione industriale, della tutela dell'ambiente e del dialogo con il territorio.

Comments :
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    Lorenzo Peterson
    15th August, 2019 at 01:25 pm
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    Tammy Camacho
    15th August, 2019 at 05:44 pm
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    Tammy Camacho
    16th August, 2019 at 03:44 pm
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      Lorenzo Peterson
      17th August, 2019 at 01:25 pm
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