Giustizia climatica e di genere: l’impatto della crisi sulle donne.

Introduzione sul tema di Ines, attivist di Fridays for Future Torino, il 19 marzo al Giardino Grosa per lo sciopero globale per il clima

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Giustizia climatica e di genere: l’impatto della crisi sulle donne.

Introduzione sul tema di Ines, attivist di Fridays for Future Torino, il 19 marzo al Giardino Grosa per lo sciopero globale per il clima

TORINO - Questa settimana Ines, attivist torinese di Fridays for future, fa una riflessione veloce sul rapporto tra crisi climatica e disuguaglianza sociale di genere. Quella che segue è un'analisi generale di un tema complesso, che indubbiamente merita approfondimenti puntuali. Ciò che urge però, è che tutti comprendano l’impossibilità di realizzare una giustizia climatica senza giustizia sociale, per continuare a lavorare alla costruzione di un’uguaglianza che sia veramente alla portata di tutti.

Anche in onore di questo obiettivo, nonostante tutto il 19 marzo si svolgerà il prossimo sciopero globale per il clima, cui, come sempre, siete tutti caldamente invitati a partecipare e che il Turinista, compatibilmente con le restrizioni adottate, seguirà in tempo reale, aggiornandovi sugli sviluppi. Gli attivist di Fridays for Future Torino danno appuntamento al Giardino Grosa dalle ore 10:00 alle ore 18:00 del 19 marzo per un flash mob con dei cartelloni.
 

IL TEMA

Spesso il cambiamento climatico viene visto come una livella. Si è naturalmente portati a pensare che gli effetti di una crisi di tale portata non possano non colpire indistintamente tutti i “cittadini del mondo”.
Eppure, la realtà è un’altra. Gli effetti dell’emergenza climatica, infatti, si ripercuotono in modo molto diverso, più intenso, sulle fasce della popolazione la cui sussistenza è strettamente correlata alla reperibilità di risorse naturali.
Tra i soggetti più esposti agli effetti dannosi connessi all’innalzamento delle temperature, si trovano in una posizione particolarmente difficile le donne, la spina dorsale dell’economia rurale in molti paesi in via di sviluppo. Queste, pur essendo responsabili della nutrizione e della sicurezza alimentare a livello familiare, detengono la percentuale più piccola di terra registrata. Inoltre, il loro accesso a fattori di produzione è estremamente limitato, come osservato dalla ONG belga Le Monde Selon les Femmes
(https://www.mondefemmes.org/quand-la-preservation-de-lenvironnement-passe-aussi-par-legalite-dans-les-menages-enda-graf-sahel-senegal/)
e pressoché inesistente è la loro voce nei processi decisionali sulle politiche ambientali.

A causa dei devastanti effetti del cambiamento climatico, assolvere ai compiti tradizionali, gli unici loro concessi, diviene ogni giorno più difficile e pericoloso. L’effetto cascata creato dall’aumento delle temperature, da cui derivano siccità e automaticamente un generale peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie, le espone al rischio di contrarre malattie, potenzialmente letali, nonché a quello di restare vittime delle ondate di calore.
Tuttavia, questa è solo la punta dell’iceberg. Un’analisi più approfondita rivela che il cambiamento climatico produce un’infinità di altri effetti indiretti, che nondimeno mettono quotidianamente a rischio la vita di moltissime donne.
Basti pensare, come riporta Valeria Barbi nel blog collettivo “Le Nius” https://www.lenius.it/crisi-climatica-donne/ alle potenziali violenze o rapimenti, cui ogni giorno in Africa Sub-Sahariana 14 milioni di donne e 3 milioni di ragazze sono costrette ad esporsi durante i lunghi tragitti necessari per raccogliere legna e acqua.

Un report dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) https://portals.iucn.org/library/sites/library/files/documents/2020-002-En.pdf , poi, sottolinea come gli effetti della crisi ambientale provochino un aumento smisurato della violenza diretta nei confronti delle donne, attiviste comprese.

Non stupisce quindi, che complessivamente l’80% delle persone sfollate a causa del cambiamento climatico sia di genere femminile, secondo quanto riportato nella Risoluzione del Parlamento europeo sulle donne, le pari opportunità e la giustizia climatica.
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-8-2017-0403_IT.html

Valentina D’Antino

Comments :
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    Lorenzo Peterson
    15th August, 2019 at 01:25 pm
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      Lorenzo Peterson
      17th August, 2019 at 01:25 pm
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