Sonny mette più volte in difficoltà il numero uno al mondo, l'abbraccio finale tra i due commuove l'universo del tennis
Il giovane cuore granata di Lorenzo Sonego, classe 1995, ha battuto fino alla fine al ritmo dell'orgoglio, della forza, del talento che gli hanno permesso di raggiungere le semifinali del Torneo di Roma e di sfidare il mostro sacro del tennis, numero uno al mondo: Djokovic. Di quest'ultimo il verdetto finale (6-3; 6-7; 6-2), di Sonny il trionfo morale dopo tre set al cardiopalma in cui, più volte, il fenomeno serbo è stato messo in difficoltà. E sta tutto in quell'abbraccio al termine del march il passaggio dello scettro da campione a campione. Djokovic lo sapeva e ieri sera lo ha capito insieme al mondo intero. Il futuro del tennis viene da Torino, Lorenzo Sonego oggi è il numero 28 al mondo, il terzo migliore italiano dopo Berrettini e Sinner, 13esimo nella Race to Torino per le Atp Finals, presto sarà lui la star. “Contento di essere arrivato in semifinale! Complimenti a @djokernole 😊 grazie Roma per il supporto... Mi avete fatto emozionare e divertire tanto ❤️ see you soon #ibi21”, il messaggio che ieri sera a fine partita ha postato Lorenzo sulla sua pagina Instagram, proprio così, come fanno tutti i ragazzi della sua età e facendo dimenticare per un attimo al mondo di trovarsi di fronte a un campione d'altri tempi. Ma in fondo, Sonny è sempre stato così, umile e volenteroso, lo era anche quando giocava nelle giovanili del Toro e dava tutto pur di vincere. Non si è mai risparmiato, commenta chi ai tempi era in campo con lui, e non lo fa neppure adesso con la racchetta in mano e i mostri scari del tennis a sfidarlo. Sì, ieri alla fine Sonny ha perso e non andrà in finale, ma la sua partita è stata decisamente una vittoria. E' così che si combatte, è così che si vince. E lui ha vinto.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm